Conto corrente nel mirino, la mossa della Bce scatena le banche: in arrivo la tassa sui tuoi depositi
Una altra mazzata per i correntisti. Si prospettano nuove difficoltà per colpa delle scelte politico-economiche della Banca Centrale Europa. La Bce ha portato in negativo i tassi di interesse per favorire la circolazione di denaro e dei prestiti, per favorire la crescita economica. Quindi le banche con i soldi che avanzano li restituiscono all’istituto di Francoforte al tasso di -0,50%. Ma se anche le banche garantissero ai propri clienti un mutuo a tasso zero ci rimetterebbero dei soldi. A questo punto impensabile che le banche accettino di perderci del denaro. Ed ecco la politica di rifarsi sui titolari di conti correnti.
Secondo una recente indagine di Bankitalia del 2020, il costo annuo per mantenere un conto è aumentato mediamente di 88,5 euro rispetto al 2019. In aumento le spese fisse (assegni, prelievi bancomat, bonifici e i canoni annui. Più il conto corrente è ricco e più si perdono soldi. E si rischia di andare sotto se si è depositato poco denaro .Dal 2022 entrerà in vigore la norma che impedisce i pagamenti in contanti oltre i 999,99 euro. I prelievi allo sportello o al Bancomat aumenteranno inevitabilmente e di conseguenza anche i costi per i correntisti.
Ma per esempio per il pagamento di Tari, bollo auto e altre tasse: le commissioni allo sportello vanno da oltre 1,50 a 3,50 euro. Ecco insomma che si prospetta una “nuova tassa” sui conti correnti per evitare perdite con la Bce. E c'è anche l'idea di instradare il correntista a togliere il denaro dal conto ed investirlo in titoli, per ridurre l’enorme liquidità in deposito che frutta alla banche veramente poco.
Intanto sta per arrivare un 'nuovo euro'. Digitale, si chiama. Non è una criptovaluta, nel senso che un 'euro digitale' equivarrà esattamente a un euro 'fisico'. E sarà garantito nel suo valore dalla Bce, tanto quanto lo sono gli euro 'fisici'. La novità che lo distingue dai 'normali' euro scambiati con i pagamenti digitali (bonifici bancari, bancomat, carte di credito) è la esautorazione degli istituti bancari che fungono normalmente da tramite con le famiglie e le imprese in tutti i casi di pagamenti digitali descritti sopra.