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Reddito di cittadinanza, buco di 35 miliardi nei ristori: il caso che pesa come un macigno su M5s e Luigi Di Maio

Luigi Di Maio  

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Entro venerdì in Consiglio dei ministri dovrebbe arrivare il decreto Sostegni con una dote finanziaria già decisa e totalmente prosciugata, di 32 miliardi. In contemporanea il governo Draghi chiederà al Parlamento di votare un ennesimo scostamento di bilancio (che potrebbe cubare dai 15 ai 20 miliardi), per mettere una pezza agli effetti economici della terza ondata. Antonio Tajani (coordinatore di Forza Italia), stima un nuovo intervento da almeno altri 35 miliardi. Ieri c'è stato l'ennesimo incontro tra Draghi e il titolare dell'Economia, Daniele Franco, proprio per definire la lista degli interventi.

 

 

A fornire aggiornamenti (è da fine gennaio che se ne discute, c'era ancora il governo Conte), è stata la viceministro dell'Economia, Laura Castelli: «Gli uffici del ministero stanno procedendo alle ultime quantificazioni per completare il testo entro la fine della settimana». Il messaggio spiega un po' la ripartizione delle risorse: «Quasi 12 miliardi saranno destinati alle misure di sostegno alle attività produttive, con un fondo ad hoc per la montagna, circa 6 miliardi alle politiche per la salute di cui 5 per il piano vaccini, e poco meno di 10 miliardi alle misure di sostegno alla famiglia, al lavoro, alle indennità per gli stagionali e gli sportivi, al rifinanziamento della Cassa Integrazione, del Reddito di Cittadinanza e del Reddito di Emergenza, della Naspi e del Fondo occupazione».

 

 

Mentre non è ancora lampante il meccanismo di intervento (il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ipotizza un sistema «autoapplicativo») al ministero del Lavoro si vuole aggiornare il Rdc. Il Decreto in gestazione potrebbe «potrebbe contenere una norma per permettere ai percettori del Reddito di lavorare temporaneamente, sospendendo il sussidio senza subire la perdita o la riduzione dell'assegno». In questo caso , spiega la Castelli, «l'assegno riprenderà a decorrere, in modo automatico, al termine dell'attività lavorativa». Senza costringere i beneficiari a ripresentarsi ai Centri per l'impiego e richiedere l'indennità in caso di lavoretti brevi.

 

 

Nel pentolone del decreto dovrebbero trovare posto anche i 2miliardi per lo stralcio del magazzino fiscale inesigibile, per la rottamazione di avvisi bonari e altre misure. Gli ammanchi di casse di Regioni e Comuni verranno coperti con una dotazione straordinaria di 2,5 / 3 miliardi che compenseranno gli ammanchi derivanti dai buchi nel trasporto pubblico locale e imposta di soggiorno. L'autocompensazione (sotto la gestione dell'Agenzia delle Entrate), dovrebbe avere un effetto immediato anche se alcuni settori, come il comparto turistico invernale, attendono bonifici sonanti.

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