Nuovo Decreto sostegno, maxi sanatoria su multe e bolli auto non pagati. I dettagli per salvarsi le tasche
Bollo auto non pagato? Multe non pagate? Si profila una nuova pace fiscale 2021 con il decreto sostegno che il governo Draghi sta elaborando. La 'sanatoria' può risultare utile anche agli automobilisti distratti o indisciplinati. Il provvedimento in elaborazione e candidato a prevedere una maxi sanatoria delle vecchie cartelle esattoriali non pagate.
Tra le misure in bozza, ricorda laleggepertutti.it, lo stop all’invio di nuove cartelle esattoriali ai contribuenti fino al 30 aprile (l’attuale termine dello stato di emergenza) e un nuovo stralcio di quelle ferme da tempo. In particolare, gli atti non pagati e che verrebbero, di fatto, azzerati con un colpo di spugna sono così tanti da generare una cifra complessiva monstre, pari a 60 milioni di euro.
L’imponente condono riguarderebbe tutte le cartelle inviate tra il 2000 e il 2015 fino a cinquemila euro di importo, sanzioni e interessi compresi. Vi rientrano anche le multe scadute e i bolli auto non pagati, sempre entro questo tetto massimo e nell’ambito del periodo di riferimento indicato. Gli automobilisti – sia quelli indisciplinati, sia quelli smemorati, sia quelli che sono un po’ entrambe le cose – dunque, non dovranno versare alcunché al Fisco. Con grande gioia, c’è da scommettere. E non sono soltanto loro ad avere di che rallegrarsi.
Pare, infatti, che il nuovo decreto, che dovrebbe vedere la luce entro la metà del mese di marzo, contenga anche misure riguardanti le cartelle esattoriali di importo superiore ai cinquemila euro. Per questi atti non pagati la soluzione allo studio è quella di consentire ai debitori di pagare unicamente l’importo della cartella, in modo dilazionato nell’arco di due anni. Il tutto senza l’aggiunta di interessi o sanzioni.
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Buone notizie dunque per chi ha di queste pendenze. Un po’ meno buone per chi, invece, ha sempre pagato tutto e in tempo. Laddove la nuova pace fiscale si traducesse davvero in decreto in questi termini, non sarebbe altro che una rivisitazione dello stralcio cui già il Governo Conte uno aveva proceduto.
In quel caso, però, a essere cancellati erano esclusivamente i ruoli dal 2000 al 2010 e per un importo massimo di mille euro. Qui, invece, la sanatoria è estesa sia nella tempistica che nelle cifre.
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