(Adnkronos) - L'azienda ha chiuso lo stabilimento di Pisticci, dedicato appunto alla produzione di componentistica della Grande Punto che si produce a Melfi, e sono rimasti senza lavoro 81 dipendenti. La Pcma non e' la prima fabbrica del settore automotive a cadere sotto la scure dei licenziamenti: due anni fa e' accaduto alla Lasme 2 di Melfi dove il contingente operaio e' stato dimezzato con 85 licenziamenti. E gia' prima hanno chiuso le fabbriche che producevano i separatori per batterie (Daramic) o i pistoni per motori (Mahle). La crisi dell'indotto e' strettamente legata alla situazione della Fiat perche' questa fabbrica, nata nel 1991, e' stata realizzata con la formula del "just-in-time". Vale a dire che intorno ad essa c'e' gia' tutta la produzione della componentistica per la produzione di auto. E quindi se va in difficolta' la fabbrica madre, va in crisi l'azienda complementare che ha tutte o quasi le commesse dipendenti dalla produzione di veicoli a marchio Fiat. A Melfi si produce la "Punto" con tutte le sue varianti. Prima c'era anche la "Lancia Y", la cui perdita e' stata a suo tempo gia' vissuta come un arretramento produttivo. Per questo il sindacato insiste per la produzione sul doppio binario. Un modello non basta per garantire il futuro. (segue)