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Porti: Authority italiane riunite a Cagliari, 'rappresentiamo 3% del Pil'

domenica 29 aprile 2012

2' di lettura

Cagliari, 27 apr. - (Adnkronos) - I presidenti dei porti italiani si sono riuniti per due giorni a porte chiuse in un albergo cagliaritano per decidere le sorti dei porti e il futuro di Assoporti, l'associazione dei porti italiani. Per la prima volta tutti i presidenti delle Autorita' portuali si sono trovati a Cagliari (le riunioni si svolgevano sempre a Roma), su iniziativa "dell'ultimo degli arrivati", come si autodefinisce, Piergiorgio Massidda, presidente della Port Authority cagliaritana, nominato a dicembre 2011. Le strategie in elaborazione, secondo quanto si apprende, "sono quelle di un rilancio degli scali italiani, con particolare riferimento a quelli del basso Mediterraneo, che guardano con attenzione ai mercati del Nord Africa" e attenzione da parte del governo nei confronti della crisi di quelli del nord Italia che perdono mercato a vantaggio di quelli del nord Europa, dove tutto costa meno ed e' piu' veloce lo smistamento. I porti del nord Italia hanno perso una quota di mercato importantissima, il 60% delle merci del Veneto, il 70% di quelle del Piemonte, il 45% della Lombardia, per non parlare di quelle della Svizzera, vanno in treno ai porti di Rotterdam e Amsterdam. "L'Italia deve ricuperare questo gap e queste quote", spiega Piergiorgio Massidda all'Adnkronos. "I problemi sono enormi a partire dalla burocrazia - prosegue Masidda -, che strangola l'economia dei nostri scali a vantaggio di quelli del nord Africa, che godono addirittura di aiuti per la cooperazione dell'Ue, e che ci fanno concorrenza". E non su un piano di parita', visto che le norme nei paesi africani che si affacciano sula sponda Nord del Mediterraneo non sono le stesse con cui devono confrontarsi i porti italiani. "L'Italia - ha detto Massidda, soddisfatto per il successo della riunione - rappresenta un grande porto naturale. Da parte del Governo non c'e' un piano di rilancio che e' fondamentale per l'economia e per il lavoro. Il sistema portuale italiano produce il 3% del Pil Nazionale. Non e' poco". (segue)

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