(Adnkronos) - Un soggiorno nell'Albergo diffuso della laguna rende l'idea della vita dei pescatori del '900 e le molteplici attivita' che vi si possono praticare. Meno di un secolo fa, tutta la vita dei gradesi si svolgeva nelle oltre 200 isole della laguna. Lo testimonia il paesaggio disegnato da canali, valli da pesca e dai tanti casoni costruiti con enorme fatica dai pescatori. I casoni sono interamente costruiti con materiali reperibili in laguna (legno, fango, canna palustre), e fungevano inizialmente da riparo per i pescatori in continua spola tra la Laguna di Grado e Grado citta'. Oggi queste abitazioni sono la testimonianza piu' preziosa della storia della laguna e del rapporto equilibrato e rispettoso mantenuto dai graisani e il loro ambiente. La laguna di Grado comprende anche due riserve naturali che ne custodiscono la biodiversita': la Riserva della Valle Cavanata, ampia valle da pesca, dichiarata zona umida di valore internazionale per le 260 specie di volatili migratori che vi nidificano, il posto ideale per gli appassionati di birdwatching, e la Riserva Naturale (isola della Cona) nella Foce dell'Isonzo, comprendente i 15 chilometri finali del fiume. La riserva e' visitabile a piedi, in bici o in groppa ai possenti cavalli Camargue, portati qui direttamente dalla Francia e qui adattatasi perfettamente per vivere in queste nostre zone umide.