Torino, 28 ott. - (Adnkronos) - In sei mesi, da aprile a settembre, l'imposta di soggiorno ha fruttato alle casse comunale di Torino 2 mln di euro, una cifra destinata a crescere nei prossimi mesi dato che il capoluogo piemontese puo' contare sia su un turismo d'arte, sia legato alla neve. Il ricavato della tassa verra' impiegato per incrementare l'attrattivita' della citta' e l'offerta turistica. A Torino, l'imposta di soggiorno, che puo' essere applicata fino a un massimo di quattro giorni consecutivi, e' graduata e commisurata alla tipologia delle strutture ricettive e tiene conto delle loro caratteristiche, dei servizi offerti e del prezzo. Nel dettaglio, per una notte trascorsa in un albergo o in un bed&breakfast a una stella si paga 1, 30 euro, 1,80 euro se le stelle sono due, 2,30 euro per un tre stelle e 3,20 euro se le stelle sono quattro. Per un albergo a cinque stelle il costo dell'imposta e' di 4,90 euro e di 5 euro (il massimo importo) per un cinque stelle lusso. Per una notte in residence si paga 2,30 euro, mentre per una camera in affitto o una casa per ferie la somma dovuta e' di 1,30 euro. Tariffa di soggiorno piu' bassa per ostello e campeggio, per i quali e' richiesto un solo euro a pernottamento. Esenti dal pagamento dell'imposta di soggiorno i minori fino a 12 anni, gli accompagnatori turistici e gli autisti di pullman, i malati ricoverati presso strutture sanitarie e i loro accompagnatori e le scolaresche.