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Luce, gas, rifiuti e acquaBotta da 600 euro in più

Dal 2002 a oggi, la spesa media delle famiglie per le bollette è passata da 1.300 a 1.900 euro l'anno. Stangata anche sui ferrovie e pedaggi autostradali. Solo i servizi telefonici hanno registrato una contrazione delle tariffe, grazie alla maggiore concorrenza, pari al 7,5%
di Matteo Legnani domenica 16 dicembre 2012

2' di lettura

Aumenti record negli ultimi dieci anni per le tariffe di acqua (+71,8%), gas (+59,2%) e rifiuti (+56,3%). Lo rileva la Cgia di Mestre: rispetto a dieci anni fa (quando venne introdotto l'euro) solo per luce, acqua, gas e rifiuti le famiglie pagano 601 euro in più. L’aumento delle tasse, il flop delle liberalizzazioni e i tagli ai trasferimenti sarebbero cause di questa impennata. "Oltre al caro prezzi e all’impennata delle tasse, ad alleggerire i portafogli delle famiglie italiane hanno contribuito anche gli aumenti registrati dalle tariffe dei servizi pubblici", afferma l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Negli ultimi 10 anni (2002-2012) l’acqua è aumentata del 71,8%, il gas del 59,2%, i rifiuti del 56,3%, i trasporti ferroviari del 47,8%, i pedaggi autostradali del 47,6%, i trasporti urbani del 46,2%, l’energia elettrica del 41,8%, i servizi postali del 28,1%. Solo i servizi telefonici hanno registrato una contrazione del 7,5%, mentre l’inflazione è cresciuta del 24,5%. "In generale - dichiara Giuseppe Bortolussi della Cgia - molti di questi aumenti sono riconducibili all’aggravio fiscale che molte voci hanno subito in maniera ingiustificata. Non va nemmeno dimenticato che i processi di liberalizzazione che hanno interessato gran parte di questi settori non hanno dato luogo agli effetti sperati. Inoltre, a fronte dell’impennata delle bollette dell’acqua, dei rifiuti o dei biglietti ferroviari non è seguito un corrispondente aumento della qualità del servizio offerto ai cittadini. Anzi, in molte parti del Paese è addirittura peggiorato. In pratica il ritocco all’insù delle tariffe è servito a far cassa, compensando, solo in parte, il taglio dei trasferimenti imposti in questi ultimi anni dallo Stato centrale". Infine, la Cgia ha preso in esame l’andamento dei costi medi che le famiglie italiane hanno sostenuto in questi ultimi 10 anni per il pagamento delle bollette dell’energia elettrica, del gas, dei rifiuti e dell’acqua potabile. Se nel 2002 la stima della spesa media annua delle famiglie era di 1.385 euro, nel 2012 è salita a 1.986 euro. In dieci anni il costo è aumentato di 601 euro, pari al +43,4%.  

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