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Equitalia, ipotesi tagliodell'aggio dal 9 al 7%

Il ministero dell'Economia studia la riduzione dei costi di riscossione
di Andrea Tempestini domenica 20 maggio 2012

2' di lettura

Per allentare le crescenti tensioni sociali che stanno sconvolgendo il Paese, il ministero dell'Economia sta pensando di ridurre il costo della riscossione fiscale senza attendere la piena attuazione del decreto salva-Italia. Nel dettaglio, la misura tampone è quella che prevede di far scendere di due punti l'aggio di cui gode Equitalia, facendolo calare dal 9 al 7 per cento. L'aggio è il costo che il cittadino paga all'agente di riscossione sugli importi delle cartelle esattoriali. Lo studio del ministero - I dettagli dell'operazione non sono ancora noti, e via XX settembre starebbe ancora studiando il provvedimento. Fonti qualificate, però, spiegano che la misura potrebbe essere messa nero su bianco già nelle prossime ore: l'obiettivo di Mario Monti sarebbe quello di annunciarla, in viste di ministro delle Finanze, quando giovedì 17 maggio andrà a far visita all'agenzia delle Entrate per manifestare agli uomini del Fisco, oggetti di atti di intimidazioni e violenze, la sua solidarietà. L'effetto moltiplicatore - Il taglio di due punti dell'aggio non sarà certo un provvedimento decisivo ma potrebbe contribuire ad allentare la tensione sociale. Inoltre la decisione potrebbe spingere diversi enti locali a mantenere i servizi di Equitalia, al contrario di quanto ha fatto per esempio il Piemonte che istituirà un prorpio ente per la riscossione. Il taglio dell'aggio potrebbe inoltre rappresentare un primo passo per contrastare quell'effetto moltiplicatore che i contribuenti indifesi stanno subendo sugli importi spropositati delle cartelle esattoriali. Costo ripartito - Oggi Equitalia per farsi ripagare del servizio di riscossione si fa corrispondere su ogni cartella emessa un aggio del 9% della somma iscritta a ruolo. L'agente, insieme a questo importo, pretende il pagamento del rimborso delle spese fisse. Il costo dell'aggio - ma soltanto nei primi 60 giorni - è ripartito tra contribuente ed ente creditori. Infatti, se il contribuente onora la cartella esattoriale nei 60 giorni successivi al ricevimento del documento, il costo del servizio di riscossione è fissato nel 4,65% e il restante 4,35% è a carico dell'ente credutore, Stato, comune o ente locale che sia.

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