Venezia, 19 giu. (Adnkronos) - Parere favorevole all'anticipo del fermo pesca per le regioni del Distretto Alto Adriatico e' stato espresso dalla commissione consultiva centrale braccio tecnico della direzione generale della pesca Mipaaf. Percio' le imbarcazioni che operano nell'Alto adriatico saranno obbligate a sospendere l'attivita' di pesca dal 16 luglio al 31 agosto, con 15 giorni di anticipo rispetto al regolare fermo biologico che il Fep (Fondo Europeo Pesca) impone a tutte le regioni europee. Ne da' notizia l'Assessore regionale del Veneto alla pesca Franco Manzato il quale si dice soddisfatto che si sia tenuto conto delle specificita' dell'Alto Adriatico e ricorda di aver dato precise indicazioni al ministero, anche in qualita' di assessore coordinatore capofila per i prossimi due anni del Distretto Alto Adriatico, sulle modalita' di attuazione del fermo in accordo con le Regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, che insieme al Veneto compongono il Distretto. "E' necessario anticipare il fermo biologico - spiega Manzato - affinche' le risorse ittiche non vengano depauperate. Il pescato di piccola taglia deve crescere, ai fini riproduttivi e per ragioni di maggiore produttivita' e redditivita' per i pescatori stessi. E' un grande risultato per il neo Distretto Alto Adriatico, sorto da qualche mese ma che sta gia' raggiungendo dei buoni risultati di ordine economico per gli operatori del sistema pesca e ambientali per quanto riguarda il ripascimento dei fondali". I fondi Fep del piano finanziario regionale veneto finanzieranno circa 200 imbarcazioni tra strascico e volante.