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Petrolio: Basilicata, firmato contratto di settore per Val d'Agri

domenica 7 ottobre 2012

2' di lettura

Potenza, 5 ott. - (Adnkronos) - E' stato siglato a Viggiano (Potenza) il contratto di settore per la Val d'Agri, cuore dell'estrazione petrolifera in Basilicata. Rispetto al contributo energetico della regione al fabbisogno energetico del Paese, la Basilicata chiede piu' sviluppo ed occupazione. A sottoscriverlo sono stati il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, per Eni Ruggero Gheller, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, il presidente di Confindustria Basilicata Michele Somma, i delegati di Alleanza delle cooperative e Rete Imprese Italia-Basilicata, Paolo Laguardia e Antonio Miele, ed il direttore di Confapi, Nicola Fontanarosa, cioe' le organizzazioni sindacali e datoriali riunite nel tavolo Obiettivo 2012. Il protocollo getta le basi per la promozione di iniziative nel settore geo-minerario e, in particolare, per lo sviluppo degli investimenti Eni in Val d'Agri e in tutto il territorio regionale, tenendo fermo il principio che la coltivazione delle risorse energetiche presenti nel sottosuolo lucano "deve rispondere al rispetto dei vincoli ambientali, geologici e territoriali" e "la strategia di crescita degli investimenti deve avvenire in un contesto di massima prevenzione per la salute e per l'ambiente". Il contratto di settore per la Val d'Agri, che si compone di sei assi, pone in primo piano la salvaguardia dei livelli occupazionali per evitare, come gia' accaduto, il rischio per i lavoratori di essere espulsi dal ciclo produttivo o di subire ridimensionamenti durante il passaggio da un'impresa appaltatrice a un'altra. Un asse specifico del protocollo d'intesa, infatti, e' dedicato alla "valorizzazione delle risorse umane" attraverso iniziative tese a impiegare manodopera lucana nell'ambito delle attivita' poste in essere dagli appalti nel settore oil&gas. Al fine di specializzare i lavoratori, particolare importanza e' attribuita alla formazione sia per trasferire alta professionalita' e conoscenze specifiche agli addetti e alla manodopera locale, sia per creare le professionalita' necessarie alle attivita' geo-minerarie, oggi non disponibili nell'offerta dei Centri per l'impiego. (segue)

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