Rovigo, 9 set. (Adnkronos/Labitalia) - Con 300 milioni di fatturato, 2.000 lavoratori e un costante aumento di clienti stranieri, il distretto della giostra di Bergantino (Rovigo) non conosce crisi. "Due volte l'anno -dice a Labitalia Tommaso Zaghini, direttore del 'Museo documentario della giostra e dello spettacolo popolare'- tutti i costruttori ricevono i potenziali acquirenti, per la maggior parte stranieri, che non aspettano altro di fare ordini su ordini. Si tratta, infatti, di paesi non toccati dalla congiuntura economica negativa di questi ultimi anni. Spesso gli affari non vengono conclusi in euro ma con altri tipi di moneta". "L'export ludico -continua Zaghini- va ad alimentare nuovi mercati che da poco stanno avviando la costruzioni di parchi giochi. E' il caso del Brasile, del Messico e, soprattutto, della Turchia. Sono Paesi che non hanno subito la crisi dell'euro e che, quindi, possono investire nella costruzione di parchi divertimenti". "Il punto di forza del distretto della giostra -sottolinea- e' l'assistenza e la disponibilita' dei tecnici che hanno sempre la valigia pronta per salire sul primo aereo, nel caso ci sia qualcosa che non va". (segue)