(Adnkronos) - Da questo punto di vista il 2012 sarà ricordato come un anno positivo per l'industria del wealth management. A confermarlo sono gli indicatori di performance del settore in Europa e in Italia con un +4,8% di incremento della ricchezza anche se va segnalato che la crescita è dovuta più alla performance dei portafogli finanziari (+4,4%) che al nuovo flusso prodotto (nel confronto si segnala un net inflow in Europa di 2,1% mentre in Italia è di 0,4%). Secondo le stime Aipb/Prometeia il trend prosegue anche nel 2013 con una crescita del 3,9%, di cui il 3,0% di effetto performance di portafoglio e solo lo 0,9% di nuova ricchezza prodotta. Sul fronte della penetrazione del servizio, la quota di mercato del Private Banking a giungo 2013 si attesta al 47,4% del mercato potenziale (a fine 2012 gli asset private si dividevano in 438 mld gestiti dal private banking, 76,9 mld gestiti dalle reti di promotori e 385,1 mld gestiti dal retail banking). Per quanto riguarda la redditività del business, il Roa in Europa si è attestato a 76 basis point mentre in Italia è arrivato a 65 punti base anche se in crescita costante dal 2009 quando aveva toccato il picco minimo a 55 punti. Se si passa a valutare la redditività della rete commerciale, mentre in Europa il portafoglio medio per banker è 158,7 mln in Italia è di 79 mln, anche se va segnalato che il delta di redditività dipende più dal Roa che dalla differenza di produttività delle rete. (segue