Milano, 6 mag. (Adnkronos) - Il trading ad alta frequenza in borsa puo' generare rischi legati al processo di formazione dei prezzi, alla liquidita' e alla volatilita', all'accesso equo al mercato e alla manipolazione del mercato. Questi alcuni dei pericoli legati alla diffusione dell'high frequency trading (Hft), la modalita' operativa di investimento basata sull'impiego di algoritmi che consentono di operare a velocita' elevata, evidenziati nella relazione annuale della Consob. Nei principali Paesi europei la quota di scambi riconducibili a operatori identificati come 'high frequency traders' e' cresciuta negli ultimi anni e attualmente oscilla tra circa il 10% e il 40%. Nella relazione della Consob si sottolinea che la letteratura economica, pur in assenza di "risultati univoci", ha individuato la possibilita' che l'Hft "amplifichi l'impatto sistemico di shock e influisca negativamente sull'integrita' e sulla qualita' del mercato". In particolare la crescente diffusione dell'Hft sui mercati finanziari "potrebbe compromettere il corretto processo di formazione dei prezzi, allontanandoli dai fondamentali economici sottostanti e riducendone, pertanto, il valore segnaletico". Inoltre il grado di partecipazione degli Hft alle negoziazioni "incide sulla volatilita' degli strumenti finanziari coinvolti, con il rischio di amplificare eventuali movimenti anomali dei prezzi". E se diversi studi mostrano l'effetto positivo dell'Hft sulla liquidita' dei mercati, "l'esperienza operativa evidenzia, invece, che in condizioni di particolare turbolenza gli Hftr possono determinare un assorbimento di liquidita'". (segue)