Milano, 29 mar (Adnkronos) - L'arte della pasticceria non piace ai giovani lombardi, ma i dolci italiani sono sempre piu' apprezzati all'estero se si guardano i dati dell'export. E' quanto emerge da elaborazioni dell'Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza e della Camera di commercio di Milano su dati Registro Imprese e Istat Coeweb. Se colombe e uova pasquali di pasticceria artigianale dalle vetrine sfidano la crisi tra i giovani fare il pasticcere sembra perdere appeal. Tra le nuove imprese iscritte in Lombardia nei settori di produzione e commercio di 'dolciumi' nel corso del 2012 solo il 31,1% e' un'impresa giovane (era il 34% nel 2011). Per mettersi in proprio meglio il 'salato': piu' della meta' delle nuove gastronomie in Lombardia e' stata aperta nel 2012 da un under 35. Complessivamente nel 2012 la Lombardia, con quasi 4.200 imprese attive, rappresenta il 14% del settore relativo alla produzione e alla vendita di cioccolato e prodotti dolciari in Italia. Il settore cresce in regione del +2,2% e a livello nazionale del +1,5%. Milano, con 1.443 imprese attive, rappresenta piu' di un terzo dell'industria dolciaria regionale e cresce del +1,1%. Seguono Brescia con 553 imprese e Bergamo con 402. Crescono Lodi (+14,5%) e Monza e Brianza (+4,7%). In Lombardia pasticceri, gelatai e panettieri sono le categorie piu' rappresentate mentre sono 66 le aziende produttrici di cacao e cioccolato. E i dolci italiani viaggiano sempre di piu' all'estero: le esportazioni di cacao, cioccolato, caramelle e confetterie fanno registrare +16% dal 2011 al 2012. Si esporta per 1,4 miliardi di euro e si importa per 790 milioni di euro.
