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Moda, la francese LVMH acquista l'italiana Loro Piana per 2 miliardi di euro

Il colosso di Arnault fa ancora shopping Oltralpe: dopo Fendi, Bulgari e Cova tocca al lanificio di Biella, leader mondiale del cashmere
di Giulio Bucchi domenica 14 luglio 2013

2' di lettura

La francese LVMH ha acquisito per 2 miliardi di euro l'80% dell'italianissima Loro Piana. Come dire: orgoglio del Made in Italy sì, ma finchè non arrivano i cugini d'Oltralpe con un bel gruzzoletto sul tavolo. L'azienda leader del cashmere e della lana di altissima qualità, fiore all'occhiello del distretto di Biella, quasi 90 anni di storia, 130 punti vendita nel mondo e un fatturato annuo superiore al mezzo miliardo, passa dunque al colosso francese, quello che per intendersi ha nel proprio portafoglio brand come Louis Vuitton. E che, soprattutto, negli ultimi anni sta facendo shopping selvaggio a casa nostra: il gruppo Bernard Arnault ha infatti acquistato Fendi, Emilio Pucci, Bulgari, le essenze di Acque di Parma oltre alla pasticceria d'èlite milanese Cova (con cui però è aperto un contenzioso con Prada).  Il Made in Italy perde i pezzi - Il colpo Loro Piana, però, a livello d'immagine è clamoroso, paragonabile per certi versi all'acquisto di Gucci da parte degli altri francesi di PPR. Sia per entità dell'offerta, sia per giro d'affari: l'azienda biellese, valutata 2,7 miliardi, nel 2013 "dovrebbe realizzare vendite per 700 milioni di euro e utili pari al 20% delle vendite. Nel 2012, invece, "ha chiuso con ricavi in crescita del 13,1%, a 630 milioni, e progressioni a doppia cifra per tutte le voci di bilancio. Lo scorso anno la divisione Luxury goods ha raggiunto un volume di 427 milioni (+17,1%), grazie al retail (+18,3%), e con i mercati nordamericani e quello della Greater China in ascesa rispettivamente del 24,6 e del 35 per cento. Numeri da capogiro, ma non bastano a far capire l'impatto sul "sistema-Italia". Pier Luigi Loro Piana, che col fratello Sergio gestisce il lanificio fondato dal bisnonno Pietro nel 1924, è stato presidente di Milano Unica ed è tuttora presidente dell'associazione dei lanifici IdeaBiella, segmento più importante del Made in Italy all'estero. In altre parole, era l'alfiere dell'eccellenza italiana nel mondo. "La nostra famiglia è fiera di associare oggi il nostro nome al gruppo Lvmh", hanno dichiarato Sergio e Pier Luigi secondo cui il gruppo diretto da Arnault "è quello maggiormente in grado di rispettare i valori della nostra   azienda, la sua tradizione ed il desiderio di proporre ai suoi clienti  dei prodotti di qualità ineccepibile". Tra tradizione e sinergie, pare vincano ancora queste ultime.     

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