(Adnkronos) - Marisa Montegiove, coordinatrice del gruppo donne di Manageritalia ed organizzatrice del convegno, dice ad Adnkronos che "I problemi sono molti, innanzitutto pensare che non si assumano giovani perche' ci sono ancora gli anziani in azienda. Questo e' un mito che abbiamo voluto sfatare con i nostri progetti, perche' al contrario riteniamo che senior e junior possano convivere con beneficio personale ed aziendale. Alcune delle nostre proposte per risolvere questa situazione sono di tipo contrattualistico, altre riguardano invece l'organizzazione aziendale". "Teniamo molto - spiega la Montegiove - alla gestione del tempo da parte dei senior, quindi vogliamo permettere loro di avere piu' tempo libero, per una questione di esigenze psicofisiche. I senior possono dunque rinunciare, tramite il part-time, ad una parte del loro lavoro, per favorire l'entrata dei giovani. Ma junior e senior possono essere messi anche a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo. Di solito i junior in azienda non ricevono premi, devono solo capire come gira il fumo in azienda, ma non sono coinvolti in obiettivi importanti. Loro invece portano innovazione, ma non possiamo dimenticare l'importanza dell'esperienza dei senior". Giuliano Cazzola, deputato dell'11esima commissione permanente lavoro pubblico e privato, dice ad Adnkronos che "I problemi sono tanti e dipendono dalle regole del mercato del lavoro, che e' una componente della crisi economica, piu' che dalla riforma del sistema pensionistico. La crisi economica ha falcidiato non solo la nuova occupazione, ma anche quella piu' precaria, meno stabile, fino a quella degli organici fissi delle imprese. Purtroppo un lavoro discontinuo impedira' alle nuove generazioni di avere una pensione adeguata, che dovranno anche farsi carico dei diritti delle generazioni precedenti, andate in pensione con trattamenti migliori".