CATEGORIE

Fisco, lunedì arriva il Sid. Obiettivo: 545 miliardi. Befera: stretta sulle Partite Iva

di Giulio Bucchi domenica 23 giugno 2013

Attilio Befera

2' di lettura

Il Fisco a caccia di 545 miliardi di euro. Sono i crediti che Equitalia deve ancora riscuotere dagli evasori fiscali. Una somma mostruosa, che, ricorda Mario Sensini sul Corriere della Sera, è pari a "venti Finanziarie importanti, un quarto del prodotto interno lordo, un quinto del debito pubblico". Quei soldi mancano a enti locali, stato, isititui previdenziali. "E' un problema serio che bisogna assolutamente affrontare", spiega il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera.  Occhi sui conti correnti - Uno degli strumenti principali è l'ormai noto (e temuto) Sid, il sistema che traccerà tutti i movimenti e le operazioni sui conti correnti e che entrerà in funzione tra poche ore. Lo 007 del Fisco sarà la vera arma in più contro l'evasione, e sulla carta sarà molto più efficace di redditometro, blitz stile Cortina, spesometro o anagrafe dei conti correnti. L'unica cosa che mancava davvero al Fisco erano i movimenti di denaro: problema risolto col Sid: investimenti, smobilizzi di fondi comuni, azioni, obbligazioni, depositi a risparmio, buoni postali. Dal 31 ottobre tutte queste informazioni arriveranno sui pc dei segugi anti-evasori: "Avremo tutte le banche dati necessarie a disposizione. Tante e ricche di informazioni - si sfrega le mani Befera -. Dall'incrocio delle banche dati riusciremo a ottenere risultati molto migliori. Garantendo comunque la tutela della privacy dei cittadini". Caccia alle Partite Iva - Nell'immediato (in attesa di una riforma fiscale) c'è l'esigenza di continuare a rimpinguare il tesoretto sottratto agli evasori fiscali. Ogni anno si recuperano 10 miliardi, ma servirà un'ulteriore stretta sulle Partite Iva, il segmento di contribuenti a più alto tasso di furbetti. Tra 2008 e 2010, per volere di governo e Parlamento, sparì l'elenco dei clienti e dei fornitori delle Partite Iva (insieme a dichiarazione e compensazione, uno dei tre fondamenti dell'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto). E ora, come recuperare? Befera pensa all'estensione della fattura elettronica, già obbligatoria per gli enti della Pubblica amministrazione, anche ai privati. L'Unione europea è apertamente contraria, ma Mister Agenzia delle Entrate non molla: "Qualcosa andrà fatto", perché in ballo ci sono una cinquantina di miliardi l'anno.  

tag