Torino, 21 gen. - (Adnkronos) - "Le previsioni per le pmi per i primi mesi del 2013 non sono incoraggianti. Nel primo semestre dell'anno, infatti, in Piemonte si ipotizza una riduzione delle imprese artigiane pari a 396 unita' produttive, passando dalle 136.070 del dicembre 2011 a 135.628 imprese". A lanciare l'allarme il presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis, sottolineando che la riduzione piu' significativa si registra in Provincia di Torino che passa da 67.823 a 67.620 unita', con una perdita di 203 aziende. Per la Confartigianato torinese non brillano neanche le stime circa le acquisizioni di nuovi ordini che scendono dal 6,34% al 2,94% mentre diminuiscono coloro che prevedono ordini costanti passando dal 58,36% al 26,47. Unica nota positiva, rileva l'associazione e' l'acquisizione di nuovi ordini per l'esportazione la cui negativita' si riduce da - 8,34 a - 5,88%. "I dati dimostrano che non si registrano segnali positivi e di uscita dalla crisi - commenta De Santis - il comparto artigiano per far fronte alla congiuntura negativa e agli inasprimenti fiscali sempre piu' spesso deve far ricorso al proprio patrimonio familiare. Come artigiani sentiamo l'urgenza di misure strutturali che le Istituzioni devono mettere in campo con una certa urgenza per far ripartire l'economia", conclude.