Esselunga: Caprotti, illazioni dal Corsera, mai cacciato i miei figli

sabato 30 novembre 2013
Esselunga: Caprotti, illazioni dal Corsera, mai cacciato i miei figli
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Milano, 29 nov. (Adnkronos) - Bernardo Caprotti si difende e denuncia le "inesattezze" scritte nell'articolo del Corriere della Sera che ricostruisce le donazioni del patron di Esselunga, ma "la cosa grave è la grave disinformazione, cioè le illazioni su come ho trattato i miei primi due figli", aggiunge in una lettera pubblicata su Dagospia. "Sebbene si tratti, a mio modo di vedere, di un orrore capitalista, debbo chiarire: Giuseppe in quegli anni ha incassato a vario titolo euro 84.300.000. Violetta euro 72.400.000. Più 4 milioni da me dati al suo primo marito, per sostenere il suo business a New York. Poi hanno rispettivamente le due case più importanti di famiglia: a Giuseppe Albiate, a Violetta il castello sul lago Lemano", scrive. "Che io abbia scacciato Giuseppe nel 2004 è assolutamente falso. Lui se ne è andato nell'aprile di quell'anno, ma lo abbiamo retribuito con l'indecente emolumento da amministratore delegato dal 2004 fino al giugno 2008, dunque per quattro anni. Non è più stato presente un giorno", sottolinea. (segue)