Milano, 28 nov. (Adnkronos) - La nuda proprietà è una realtà nel mercato immobiliare, arrivata nel 2013 a rappresentare nelle grandi città lo 0,7% dell'offerta totale: una crescita che arriva fino al 21,9% in 36 mesi, secondo l'analisi svolta dall'ufficio studi di Immobiliare.it. Torino è il capoluogo in cui il fenomeno è aumentato maggiormente, ma l'incremento è a doppia cifra in tutte le città prese a campione. "Senza alcun dubbio la crisi di liquidità è una delle ragioni principali di questo fenomeno - spiega Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it - e la prova è che l'offerta di nuda proprietà, vale a dire la vendita dell'immobile disgiunta dalla possibilità di usufrutto dello stesso, è presente anche al di fuori delle grandi città, in modo equivalente rispetto all'offerta di vendita". I numeri dell'indagine evidenziano come, dal 2010 ad oggi, l'offerta sia aumentata del 20,3% a Roma, del 18,7% a Milano, del 17,4% a Firenze e del 15,5% a Genova. Solo a Napoli la percentuale supera appena il 10% attestandosi all'11,1% ed evidenziando come nel Meridione la vendita in nuda proprietà sia ancora un tabù difficile da far tramontare. La tipologia di immobile venduto in nuda proprietà si trova, solitamente, in stabili di tipo economico e in zone semicentrali o di prima periferia, e il valore della proprietà ceduta oscilla tra i 142.000 euro di Napoli e i 228.000 di Roma. Gli sconti rimangono importanti e se chi compra una nuda proprietà a Milano risparmia circa il 24% del prezzo di mercato, chi fa lo stesso acquisto a Napoli riesce a spendere quasi il 35% in meno. Si trovano nel mezzo i risparmi di Roma (24,7%), Genova (25,6%), Torino (26,6%) e Firenze (31,1%). In un confronto con il 2010 la domanda, che essendo guidata principalmente da un'ottica ottica di investimento si concentra pressoché esclusivamente (97%) nelle grandi città, è rimasta stabile.