Sicilia: a rischio stipendio e tredicesima, dipendenti regionali in agitazione

domenica 8 dicembre 2013
Sicilia: a rischio stipendio e tredicesima, dipendenti regionali in agitazione
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Palermo, 4 dic. - (Adnkronos) - Stipendio di dicembre e tredicesima a rischio per tutti i dipendenti regionali siciliani. Il sistema informatico della Regione si avvia verso la paralisi a causa dello sciopero dei lavoratori di Sicilia e-Servizi Venture, che chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale. Il socio privato della partecipata che cura l'informatizzazione della Regione e che il Governo Crocetta ha deciso di liquidare, infatti, ha annunciato che a partire dal 22 dicembre, in mancanza di una proroga da parte della Regione, i lavoratori saranno tutti licenziati. Così i dipendenti oggi sono tornati ad incrociare le braccia, gettando nel caos la Regione e mettendo a rischio proprio gli stipendi di tutti i regionali. Una situazione davanti la quale i segretari regionali di Fp Cgil Sicilia, Enzo Abbinanti, di Cisl Fp Paolo Montera, di Uil Fpl Giovanni Guadalupi e Salvo Randazzo e dell'Ugl, Nino Drago, hanno proclamato lo stato d'agitazione dei lavoratori che culminerà in "azioni di protesta fino allo sciopero se non riscontreremo a breve risposte concrete da parte del Governo regionale che tutelino i diritti dei lavoratori stessi". "È evidente che quanto si sta consumando in queste ore -dicono le parti sociali- dimostra la gravità delle scelte nefaste dei governi precedenti, finalizzate ad esternalizzare importanti servizi dell'amministrazione, quali la gestione delle banche dati per la predisposizione delle buste paga, così come l'incapacità dell'attuale governo ad essere consequenziale rispetto alle scelte che assume individuando per tempo soluzioni alternative per la internalizzazione dei servizi". Secondo i sindacalisti, "la tardiva costituzione dell'ufficio per l'informatizzazione, che ancora è allo stato embrionale, non prefigura la possibilità che si possa scongiurare il rischio del mancato pagamento di stipendi e tredicesime. Non possiamo consentire - dicono - e non consentiremo che i dipendenti dell'amministrazione regionale, già tartassati e dileggiati ad ogni occasione, subiscano questo ennesimo sopruso insieme alle loro famiglie. Per questo chiediamo al governo regionale che si attivi senza indugio per individuare una soluzione adeguata".