Trieste, 10 dic. - (Adnkronos) - La Regione Friuli Venezia Giulia vuole accrescere il contrasto all'evasione fiscale, sempre più coinvolgendo negli accertamenti le Amministrazioni comunali e riconoscendo alle stesse per intero le somme recuperate a titolo di Irpef, Ires e Iva, a seguito di loro segnalazioni qualificate. E' questo l'indirizzo di un emendamento alla legge finanziaria per il 2014 proposto dell'esecutivo. La volontà di incentivare la partecipazione dei Comuni negli accertamenti fiscali e contributivi discende da una legge nazionale del 2010, con la quale lo Stato riconosceva ai Comuni stessi una quota del 33% delle risorse recuperate. Non solo su Irpef, Ires e Iva, ma anche su imposta di registro, ipotecaria, catastale e sui tributi speciali catastali. Successivamente il legislatore nazionale ha inteso coinvolgere nell'intervento di incentivazione anche le Amministrazioni regionali e portare al 100% la quota attribuita ai Comuni. "In virtù dello Statuto di autonomia - ricorda l'assessore alle Finanze, Francesco Peroni - la Regione Friuli Venezia Giulia ha una compartecipazione al gettito dei tributi erariali, pari al 60% dell'Irpef, al 45% per l'Ires e al 91% per l'Iva. Ora, con questo intervento normativo la Regione rinuncia alla quota di compartecipazione sulle somme indebitamente non versate all'erario, per trasferirle per intero a quei Comuni che, con la loro azione di contrasto all'evasione, ne avranno consentito il recupero". Di fatto, dunque, dal prossimo anno le Amministrazioni comunali si vedranno riconoscere sia le quote di spettanza regionale che quelle destinate allo Stato. "Auspichiamo che questa nostra iniziativa possa stimolare la partecipazione dei Comuni all'attività di accertamento fiscale e contributivo, non escluso il fenomeno dell'abusivismo edilizio, peraltro presente in Friuli Venezia Giulia in misura assai inferiore ad altre aree del Paese", ha concluso Peroni.