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Cib, 'Italia può essere prima nazione per numero impianti Bio-Gnl'

di AdnKronos venerdì 31 gennaio 2020

2' di lettura

Roma, 30 gen. - (Adnkronos) - Il porto di Marsiglia è bloccato a singhiozzo da mesi. A livello nazionale la flotta circolante con Gnl (gas naturale liquefatto) è ormai alle corde, con i 2.500 mezzi del parco circolante nazionale praticamente bloccati, a causa del mancato approvvigionamento di Gnl. Dei 58 distributori di gas naturale liquefatto presenti in Italia sono pochi quelli che stanno assicurando la distribuzione, e comunque con modalità limitate e razionate, a fronte di una richiesta di approvvigionamento complessiva che si aggira intorno alle 100 mila tonnellate all’anno. Proprio ora che le flotte della logistica stanno cominciando a optare per il metano come combustibile più sostenibile e molte, quelle che più credono in una svolta green, sono prontissime per il biometano. “In questo contesto - dichiara Piero Gattoni, presidente del Cib (Consorzio italiano biogas) - la notizia che le aziende agricole nostre socie hanno in progetto la costruzione di 20 impianti di liquefazione del biometano, alcuni già autorizzati e altri in via di autorizzazione, assume un valore strategico e di ulteriore affermazione del modello circolare”. I 20 impianti autorizzati produrranno gas rinnovabile liquido usando sottoprodotti agricoli, reflui zootecnici, colture di secondo raccolto. Il primo impianto agricolo di bio-Gnl entrerà in funzione nella primavera 2020. L’Italia, quindi, potrà offrire ai 2.500 mezzi ad oggi presenti nelle flotte aziendali un’alternativa all’importazione e per di più green e sostenibile. Con una capacità produttiva da 3 a 20 tonnellate al giorno per singolo impianto, queste aziende agricole renderebbero l’Italia il primo Paese al mondo per numero di impianti di questo tipo. “Il lavoro svolto dal Consorzio Italiano Biogas - commenta il presidente del Cib, Piero Gattoni - al fianco delle categorie produttive e in costante dialogo con la politica, ha contribuito attivamente nel raggiungimento di questo grande successo. La scelta di costruire 20 impianti di bio-GNL è un piccolo, ma significativo passo in avanti verso un mix energetico rinnovabile e 100% Made in Italy”. Ad oggi, l’86% delle merci viaggia su gomma e i trasporti rappresentano circa il 24% delle emissioni complessive. In Italia il parco circolante è tra i più vecchi d’Europa, ma si stima che un completo rinnovo del parco dei veicoli industriali su gomma possa ridurre di 58 milioni di tonnellate la Co2 emessa. Secondo Gattoni "è necessario sviluppare un’alternativa credibile, sostenibile dal punto di vista ambientale e che permetta al contempo di aumentare la competitività delle nostre aziende". Presto, conclude il presidente del Cib, "l’Italia sarà in grado di superare i casi di blocco dei rifornimenti grazie al contributo di risorse rinnovabili provenienti dalla nostra agricoltura, asset strategico per la decarbonizzazione dei trasporti. All’approfondimento di queste nuove opportunità offerte dall’agricoltura fatta bene sarà dedicata la sesta edizione di Biogas Italy 2020, che si terrà dal 5 al 6 marzo a Milano e che per l’occasione abbiamo intitolato Green Possible. Nuove energie per nuovi mercati”.

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