Gorizia, 18 mar. - (Adnkronos) - Un piano di sorveglianza epidemiologico sulla popolazione e un nuovo e più approfondito biomonitoraggio sui licheni le due iniziative intraprese dalla Regione Friuli Venezia Giulia per valutare l'impatto sulla salute e sull'ambiente della Centrale elettrica A2A di Monfalcone (Gorizia). "Abbiamo deciso di dotarci di tutti gli strumenti, di tutti gli elementi scientifici e tecnici di qualità, aggiornati e approfonditi, per poter disporre alla fine del percorso di dati utili, che saranno poi messi a disposizione di tutti, e in particolare delle Amministrazioni locali, per assumere le decisioni", ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito, illustrando a Gorizia, assieme all'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, le due iniziative. "Voglio sottolineare l'importanza - ha aggiunto Sara Vito - dello studio sui licheni, condotto in collaborazione fra l'ARPA e l'Università di Trieste, perché questo tipo di indagine era molto attesa. L'ultimo studio sui licheni risale infatti a una decina di anni fa, a cui era ne seguito un altro promosso da privati. Saremo perciò in grado di confrontare i nuovi dati con quelli del passato. Non solo, perché per la prima volta l'indagine viene estesa anche ai metalli pesanti". Il Piano epidemiologico sull'area di Monfalcone, realizzato con la collaborazione dell'ARPA, dell'Università di Udine e del CRO di Aviano, prevede una sorveglianza permanente della popolazione e alcuni studi su specifiche patologie. Un comitato di controllo esterno, formato da esperti privi di conflitti di interessi, valuterà l'andamento e i risultati dell'indagine. (segue)