Fisco: Assobirra, aumento accise frena occupazione e nuovi birrifici

domenica 11 maggio 2014
Fisco: Assobirra, aumento accise frena occupazione e nuovi birrifici
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Roma, 5 mag. (Adnkronos) - La birra è diventata negli ultimi anni un vero e proprio fenomeno, che può ormai contare su oltre 35 milioni di consumatori in Italia, e rappresenta un'eccellenza del made in Italy, grazie anche ai circa 2 milioni di ettolitri esportati ormai ogni anno. E' quanto segnala AssoBirra, l'associazione dei produttori della Birra e del Malto che approda a Parma per Cibus. L'occupazione del settore è dunque cresciuta, passando solo nell'ultimo anno da 4.500 a 4.700 occupati diretti, con un incremento del +4,4%. Un dato che, se spalmato nel periodo 2010-2012, sale addirittura al +17,5%. A giocare un ruolo importante, oltre all'occupazione mantenuta costante dalle grandi aziende, anche la nascita e la diffusione dei microbirrifici, arrivati ormai a oltre 550, con un trend di crescita costante di circa il 20% anno. Tuttavia, in questo inizio di 2014, oltre ad un calo dell'occupazione nell'indotto (passato dagli oltre 140 mila operatori a 136mila) si registra una frenata anche nel numero di aperture di nuovi microbirrifici. "L'aumento delle accise scattato l'autunno scorso (il primo c'è stato il 10 ottobre, il secondo il 1° gennaio 2014) insieme al prossimo, previsto il 1° gennaio 2015, porterà ad un aumento di quasi il 30% dell'accisa, rischiando di infliggere un colpo terribile ai produttori. Per la prima volta nel 1° quadrimestre del 2014 abbiamo registrato l'apertura di solo 11 nuovi microbirrifici contro i 30 del quadrimestre dell'anno precedente, con un calo di aperture stimato in un -65%" spiega Alberto Frausin, presidente AssoBirra.