A cavallo tra due anni. Dicembre, e poi gennaio. Periodo di scadenze fiscali e stangate. Periodo di tasse. Quelle maledette gabelle che rovinano i nostri piani (in verità, nel mondo d'oggi di, sempre meno "pianificati"), quella tempesta di bolli, assicurazioni, Tares e chi più ne ha più ne metta con cui salutiamo il 2013 e accogliamo il 2014. Di fronte a tutte queste scadenze molte persone vivono un vero e proprio deficit emotivo, una profonda ansia. Così Il Sole 24 Ore ha interpellato un esperto, chiedendo cosa sia possibile fare per superare l'"ansia da fisco". Le scelte - E' importante "ascoltare l'ansia" quando è ancora moderata, quando ci "avvisa" dell'avvicinarsi della tassa, anche se la scadenza non è immediata. Dunque, meglio non ignorare questa lieve ansia, ma sfruttarla. Lo psichiatara Michele Cucchi spiega a Il Sole 24 Ore: "E' proprio allora che dobbiamo decidere quali sono le nostre priorità". Dunque, per esempio, se avete pianificato un certo numero di acquisti ma ve ne potete permettere solo una parte, decidete subito su quali puntare. Se non scegliete, col passare del tempo e l'avvicinarsi delle scadenze, l'ansia si presenterà in forma sempre più acuta. La pianificazione - Fate il prima possibile una accurata valutazione del vostro bilancio, famigliare o personale: capite quali sono le vostre risorse e date una priorità alle spese da affrontare, tenendo ben a mente le varie tasse (Imu, Iuc, Tasi, Tari...). Mettete nero su bianco le scadenze e lasciatevi un margine d'errore (potreste sempre spendere più del previsto). Essere un pizzico pessimisti nelle previsioni vi aiuterà a limitare l'ansia, poiché avrete la sensazione di avere il controllo della sensazione. Fermarsi e riflettere - Il vademecum redatto da Il Sole 24 Ore ci spiega poi che quando arriviamo a ridosso della scadenza di pagamento, se avete fatto tutto per tempo, vi sentirete più sereni. Se la "tensione da tassa" si fa ancora sentire, cercate di non essere catastrofisti: non convincetevi, per esempio, del fatto che un imprevisto si presenterà sicuramente. Fermatevi a pensare, a riflettere, cercando di analizzare la vostra situazione nel modo più obiettivo possibile, razionalmente: controllate i vostri stati d'animo, in modo da non ricadere in uno stato di ansia e agitazione. Rilassarsi - Se sentite "odor di tassa", non fasciatevi la testa: aspettate che il legislatore abbia (definitivamente) deciso prima di disperarvi. Dunque, distraetevi concentrandovi su altri argomenti. Magari facendo attività fisica, oppure dedicandosi ad attività interattive: chiacchierate, uscite con gli amici. Evitate invece i passatempi che richiedono troppa conventrazione. Se però vi rendete conto che l'ansia è troppo marcata e sta prendendo il sopravvento, prendete anche in considerazione la possibilità di rivolgersi a uno specialista.