Rc Auto, aumenti in arrivo per 1,2 milioni di italiani

Le regioni e le categorie più coinvolte nelle disavventure stradali
di Andrea Tempestinidomenica 5 gennaio 2014
Rc Auto, aumenti in arrivo per 1,2 milioni di italiani
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Quell'incidente, che costa carissimo. Già, perché in questo 2014, 1,2 milioni di italiani - quelli che nel 2013 hanno fatto un sinistro - si troveranno a pagare un premio assicurativo più elevato. I calcoli li ha fatti il portale www.facile.it, che ha analizzato 500mila preventivi effettuati negli ultimi 30 giorni: rispetto allo scorso anno è stato rilevato un calo del numero di italiani penalizzati per aver commesso un incidente, il 3,67% del totale. Mauro Giacobbe, responsabile business unit di Facile.it, spiega: "La contrazione non è dovuta all'aumento di italiani virtuosi, quanto piuttosto alla riduzione del parco auto circolante quanto dei chilometri percorsi in un anno dagli automobilisti". La mappa - Ma dove vengono commessi più incidenti? E chi causa i sinistri? La Regione in cui più automobilisti hanno dichiarato di aver causato un incidente è l'Umbria (5,11%), che toglie lo "scettro" alla Toscana (prima da quattro anni, ora seconda al 4,85%). Quindi il Lazio (4,75%), mentre il fanalino di coda è il Molise (2,25%); la Lombardia è al 4,32%. Stando alle statistiche, le donne denunciano sinistri con colpa in misura maggiore rispetto agli uomini: tra gli uomini cambia classe di merito il 3,35% del campione, percentuale che sale al 4,34% per quel che riguarda il sesso femminile.  Le categorie - Per quel che riguarda le categorie, quella che più volte chiede l'intervento dell'assicurazione è quella dei liberi professionisti: tra di loro la percentuale relativa al cambio della classe di merito sale al 5,42 per cento. Quindi, i medici e gli infermieri, con una percentuale superiore al 5 per cento. I guidatori più prudenti, al contrario, sono i vigili urbani e chi appartiene alle forze armate, che sono quelli che in percentuale cambiano di meno la loro classe di merito (2,23%). Tra le curiosità, gli ecclesiastici, tezi nella graduatoria del cambio di classe di merito (4,56%).