Altri cinque mesi. Dobbiamo lavorare altri cinque mesi per arrivare al traguardo del giorno della liberazione dal Fisco che arriverà il 22 giugno. Due in più rispetto alo scorso anno. Il calcolo del Tax Freedom Day è stato realizzato dalla Cgia di Mestre che - come spiega il Corriere Economia - un quadro con uno stipendio da poco più di 48mila euro l'anno moglie e figlio dovrà lavorare fino al 21 giugno (nel 2013 era fino al 19 per saldare il debito con l'Erario. Si dovrà lavorare 172 giorni su 365 solo per soddisfare le richieste dell'Erario, pari a una pressione fiscale che supera il 47%. Solo il 22 giugno si potrà cominciare a lavorare per guadagnare. Insomma il giogo del Fisco si fa sempre più stringente. Ma considerato che ci sono ancora molte incertezze per quanto riguarda la tassa sulla casa, non è eslcuso che il periodo si allunghi. Anche peggio... E il termine potrebbe ulteriormente slittare. Se si supera il 30 giugno vorrebbe dire lavorare più per lo Stato che per la propria famiglia. Cosa che purtroppo già accade per i contribuenti ad alto reddito e le imprese. Va meglio a un operaio con moglie e figlio a carico e redditop di 24mila euro lordi. Rispetto al 2013 pareggia i conti col Fisco: dovrà lavorare 135 giorni, fino al 15 maggio, per far fronte a imposte e contributi esattamente come un anno fa. Una soddisfazione effimera, perché sottolinea il Corriere Economia, i calcoli sono stati fatti "in maniera estremamente prudenziale". La Tasi ad esempio la neonata imposta comunale sui servizi indivisibili (con l'illuminazione stradale e la polizia urbana) è stata calcolata con un'aliquota del due per mille mentre può andare dal 2,6% al 3,3% per mille ipotizzando che gli enti locali applichino detrazioni significative almeno ai nuclei familiari con i redditi più bassi. Se questo non dovesse accadere anceh il traguardo della liberazione fiscale dell'operaio rischia di spostarsi in aventi. La spiegazione - Ma perché bisogna lavorare così' tanto per pagare il Fisco? Dal 1990, quando si è cominciato a calcolare il giorno di Liberazione dal Fisco, la liberazione il termine si è spostato sempre più avanti ed è legato al sistema fortemente progressivo come il nostro. "Soprattutto se, come avviene da anni, gli scaglioni Irpef e le detrazioni non vengono via via adeguati all'incidere del costo della vita. Sono molti gli aumenti previsti: l'unica novità positiva è l'aumento delle detrazioni da lavoro dipendente: i vantaggi, attorno ai 200 euro, sono concentrati sulle fasce di reddito medio-basse e decrescono al crescere del reddito. Inoltre in tutto il 2014 si farà sentire l'aumento dell'aliquota Iva dal 21 al 22% scattato a ottobre 2013. In aumento anche le accise e il bollo sui depositi titoli.