Roma, 17 giu.- (Adnkronos) - "Siamo scesi in piazza ancora una volta in piazza del Campidoglio e chiediamo di essere ascoltati. In base al piano di rientro abbiamo capito che siamo noi lavoratori della Roma Multiservizi Spa ad essere stati sacrificati in un piano di salvataggio comunale che pensa solo all'economia e non all'interesse del lavoratore, ai tagli senza considerare la perdita del posto di lavoro e gli eventuali licenziamenti. Gli operai sono stati abbandonati e tutti i partiti ci hanno voltato le spalle". Lo dichiarano, con un comunicato, i dipendenti di Roma Multiservizi. "Molti di noi,venti anni fa - prosegue il comunicato - hanno già lavorato in cooperative e eravamo contenti di esserne usciti fuori per essere passati in un'azienda che ci ha garantito sempre puntuale uno stipendio, seppur di poche centinaia di euro ma su cui sapevamo di poter contare ogni mese. Molte sono le domande che vorremmo fare e che elenchiamo, chiediamo a tutti aiuto per perorare la nostra causa. Non vogliamo finire per strada, vogliamo continuare a lavorare, ad alzarci alle 5 di mattina per pulire uffici e poi di corsa a scuola perché è il nostro ritmo di lavoro, ma abbiamo capito che all'amministrazione ed ai partiti dei nostri problemi non importa nulla. Chiediamo dignità e rispetto e non vogliamo essere presi in giro, vogliamo sapere la verità". "L'amministrazione - continua il comunicato - ha aderito alla Convenzione Consip con il Raggruppamento Temporaneo d'Imprese, costituito da CNS- Consorzio Nazionale Servizi, in qualità di mandataria , ed altre aziende. In quale data? State controllando su chi saranno i nostri futuri datori di lavoro? E come mai nessuno si è mai accorto che un'altra società del Consorzio nel settore dei trasporti non paga gli stipendi dal mese di febbraio? In mano a chi ci state dando?". (segue)