Trenta giorni di tempo per rimediare a dimenticanze ed errori fiscali. Nel lunedì nero delle tasse, con scadenze incrociate, appuntatevi un paio di date: torneranno utili da domani, martedì 17 giugno, nel caso non abbiate pagato le tasse nel modo corretto. Anche laddove non ci saranno proroghe, non arriveranno stangate: chi paga in ritardo pagherà di più, ma non troppo. Modello Unico - Chi dichiara le tasse tramite modello Unico, ha 30 giorni "automatici" di tempo per chiudere la pratica. Si potranno versare le imposte entro il 16 luglio, pagando una maggiorazione fissa dello 0,4%, indipendente dai giorni di ritardo. La maggiorazione si somma alle imposte, mentre per i contributi Inps è obbligatorio indicarla a parte. Il Corriere Economia riporta un esempio pratico: ponendo il caso di saldo Irpef di 800 euro e primo acconto di 2.000 euro, pagando entro il 16 luglio si dovrebbero conteggiare 3,2 euro in più per il primo (lo 0,4% di 800 euro, codice tributo 4001 anno 2013) e 8 euro in più per il secondo (codice tributo 4033 anno 2014). La proroga è differente per gli studi di settore, la cui prima scadenza è il 7 luglio con tempi supplementari fino al 20 agosto. In entrambi i casi, dopo la proroga scatta il "ravvedimento operoso". Tasi e Imu - A preoccupare tutti, più che l'Irpef, sono però le complicatissime tasse sulla casa, perché entrano in ballo scadenze differenti dovute alla decisioni sulle aliquote dei singoli enti locali. Nella giungla di Tasi e Imu il Fisco, almeno in questo caso, cerca di venire incontro al contribuente offrendo delle "scappatoie". Chi non paga entro oggi, lunedì 16 giugno, ha tempo fino al 30 giugno pagando una sanzione dello 0,2% in più per ogni giorno di ritardo, oltre agli interessi del tasso legale pari all'1% per cento. Esempio di "ravvedimento sprint": se l'Imu è di 1.000 euro e viene pagata il 26 giugno, con 10 giorni di ritardo, si dovranno sommare lo 0,2% per 10 giorni (20 euro) più l'1% d'interesse (27 centesimi). Interessi e sanzioni si versano sull'F24 insieme all'imposta con lo stesso codice tributo, barrando la casella "ravv" (ravvedimento). La sanzione sale in caso di ulteriore ritardo. dal quindicesimo al trentesimo giorno è del 3% più interessi, dopo il 30 giorni è del 3,75%, comune a tutte le imposte locali e statali.