Genova, 30 giu. - (Adnkronos) "Un aggravio di spese e un'ulteriore complicazione per le aziende che non giova a nessuno, nemmeno al consumatore". Così Oscar Cattaneo, vicepresidente di Ascom - Confcommercio Genova, definisce il provvedimento che obbliga commercianti, artigiani e professionisti ad accettare pagamenti con moneta elettronica quando l'importo supera i 30 euro. "Dal punto di vista delle aziende - dichiara Cattaneo ad Adnkronos - si tratta di un aggravio di spesa sui 600 - 700 euro all'anno, considerando l'installazione, la gestione, il costo del noleggio, per un servizio di cui molti esercenti faranno uso soltanto sporadico. E' difficile superare la soglia dei trenta euro dal panettiere o dal fruttivendolo. Saranno colpiti quei settori, come l'ambulantato o l'alimentare, in cui le spese dei consumatori sono basse". "Mi sembra un altro regalo del governo Monti alle banche. E poi è un'ulteriore complicazione, non va certo nella direzione della semplificazione di cui tutti parlano. Una riforma di cui non c'era proprio bisogno - precisa Cattaneo - anche dal punto di vista del consumatore, non solo da quello dell'azienda. Dove c'è l'interesse del consumatore per questo tipo di pagamento è l'azienda stessa a capirlo e ad attrezzarsi di conseguenza. E non soltanto - conclude il vicepresidente di Ascom -Confcommercio Genova - questo è un provvedimento sbagliato, è pure applicato male. Non ha senso metter l'obbligatorietà senza la sanzione".