L'aveva promesso in diretta tv: "Se il 21 settembre, San Matteo, ultimo giorno d'estate, abbiamo sbloccato tutti i debiti della Pubblica amministrazione, vado in pellegrinaggio a piedi da Firenze a Monte Senario". Così aveva detto il premier Matteo Renzi a Bruno Vespa durante una puntata di Porta a Porta lo scorso marzo. Non mantenuta - Peccato che non sia riuscito a mantenerla, questa promessa: il giorno di San Matteo è arrivato e le imprese tornano a battere cassa: "Siamo ancora distanti dal traguardo del pagamento di tutti i debiti della Pa alle imprese", spiega il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. All’appello mancano 21,4 miliardi di euro che gli imprenditori aspettano di riscuotere. Allo scorso 21 luglio erano stati pagati alle aziende 26.139 milioni, pari al 55% dei 47.519 milioni di euro stanziati con lo Sblocca debiti e con la legge di stabilità 2014, indica una rilevazione della Confartigianato. Diverso e al rialzo il conteggio della Cgia di Mestre: "Per azzerare complessivamente il debito accumulato con le aziende, la Pa deve ancora 35 miliardi di euro alle imprese in linea di massima - dice l’organizzazione guidata da Giuseppe Bortolussi - L’incasso delle imprese si è fermato finora al 46% del totale delle delle risorse stanziate". Critiche da Forza Italia - Sulla promessa di Renzi le opposizioni attaccano. "L’obiettivo 21 settembre è stato mancato. Renzi e Padoan non hanno detto la verità. Ovviamente inventerà nuove favolette. Farà parziali ammissioni, annunci telematici, fuochi pirotecnici. Ma la realtà è evidente: i pagamenti non sono stati completati", ha tuonato il senatore forzista Maurizio Gasparri. "Bene Renzi su riforma lavoro, purché non finisca come i debiti della Pa, promessa non mantenuta", ha chiosato su twitter Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia.