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Tasi, l'aliquota sulla prima casa può salire al 3,3 per mille

Nel decreto sul rientro di capitali, il governo inserisce (e poi censura) il ritocco sulle aliquote del mattone
di Andrea Tempestini domenica 26 gennaio 2014

3' di lettura

In burocratese si chiama così: "Decreto-legge recante disposizioni urgenti per incrementare il contrasto all'evasione fiscale e l'efficienza dell'amministrazione finanziaria". Si tratta del testo messo a punto dal governo nel corso del Consiglio dei Ministri il cui obiettivo è far emergere capitali detenuti illecitamente all'estero. Un testo che però nascondeva una fregatura, poi sparita, ossia l'ennesima stangata sulla casa. Che c'entra il mattone col decreto? Semplice, nulla. Ma il governo - nel giorno in cui scade il termine massimo per il pagamento della mini-Imu - in questo decreto aveva pensato bene di mettere nero su bianco quanto si prevedeva, ovvero che la Tasi, la nuova tassa sulla casa, sarà salatissima. L'articolo - Il decreto, composto da 4 punti, all'articolo 3.5 recitava: "All'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono apportate le seguenti modificazioni". E tra le "modificazioni"  ecco che "per lo stesso anno 2014, nella determinazione delle aliquote TASI possono essere superati i limiti stabiliti nel primo e nel secondo periodo, per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille e purché l'intero gettito aggiuntivo sia esclusivamente destinato a finanziare riduzioni d'imposta, relative alle abitazioni principali, aggiuntive rispetto alle detrazioni disposte a valere sulle risorse del Fondo di cui al comma 731". Un punto che però poi è sparito, e nel corso della presentazione del decreto da parte di Letta non è stato menzionato. Insomma, manca ancora l'ufficialità, ma il rialzo delle aliquote arriverà. La fregatura - Dunque l'aliquota massima sulla prima casa potrà schizzare fino al 3,3 per mille, a condizione che i Comuni utilizzino il gettito per finanziare le detrazioni. L'aliquota, dunque, supera il 3 per mille che era stato previsto lo scorso 8 gennaio. Ad oggi non è possibile sapere quali saranno le scelte di ogni sindaco per quel che concerne le detrazioni. Il Sole 24 Ore ha già provato a fare qualche calcolo sulla nuova Tasi, prevedendo una detrazione media di 100 euro, una cifra che deriva dalle risorse a disposizione, ossia gli 1,4 miliardi che potrebbero derivare dai nuovi incrementi di aliquota, e i 500 milioni già previsti per il 2014 dalla legge di stabilità. In questo quadro, dove i valori fiscali sono più alti della media e dove l'Imu si è alzata nel 2013 (città come Milano, Roma e Napoli), la Tasi 2014 potrebbe essere anche molto più bassa. Al contrario, in città più piccole come Monza, Cuneo o Reggio Calabria, la Tasipotrebbe schizzare e assestare rilevanti aumenti rispetto alla vecchia imposta. Le cifre/1 - A Milano, per esempio, il bilocale con Tasi al 3,3 per mille senza detrazione pagherà 355 euro, con la detrazione 255 euro (contro i 446 euro del 2013). Per quel che riguarda il trilocale, 744 senza detrazione e 644 con la detrazione (rispetto ai 1.154 euro dell'anno precedente. A Roma la Tasi su un bilocale sarà di 418 euro senza detrazione, 318 con lo sgravio, contro i 433 euro del 2013; per il trilocale si pagheranno o 1.070 euro o 970 euro contro i 1.421 del 2013. A Como per un bilocale si pagheranno 281 o 181 euro rispetto ai 140 dell'anno precedente; per un trilocale 707 euro o 607 euro contro i 657 dell'anno precedente. Quindi Bari, dove si pagheranno 315 o 215 euro per un bilocale rispetto ai 164 del 2013; 679 o 579 euro per il trilocale, rispetto ai 623 del 2013. Le cifre/2 - A Monza, comune più piccolo, per il bilocale si pagheranno 246 euro oppure 146 con la detrazione contro i 98 del 2013; per un trilocale 679 euro o 579 euro con la detrazione, contro i 623 dell'anno precedente. Quindi l'esempio di Varese: 218 o 118 euro per il bilocale contro i 97 dell'anno precedente; 484 o 384 per il bilocale contro i 460 dell'anno precedente. Per contro, il saldo sarà meno pesante, per esempio, a Torino: 349 o 249 per il bilocale contro i 409 del 2013; 903 o 803 per il trilocale contro i 1.373 dell'anno precedente. E ancora, Napoli: 241 o 141 per il bilocale contro i 237 del 2013; 419 euro o 319 euro contro i 623 dell'anno prcedente. Oppure il paradigmatico caso di Pescara, dove per il bilocale si pagheranno 281 o 181 euro contro i 140 dell'anno precedente; per il trilocale 614 o 514 euro contro i 544 del 2013.

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