Cgia: tutte le scadenze fiscali di giugno e luglio

di Ignazio Stagnodomenica 18 maggio 2014
Cgia: tutte le scadenze fiscali di giugno e luglio
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Dite addio al mare e ai cocktail gustati in spiaggia, l'estate che è alle porte rischia di svuotarci le tasche. E' in arrivo un ingorgo fiscale. Tra giugno e luglio, ricorda la Cgia, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Si stima infatti che nelle casse dello Stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse. Di questi, 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. "Sfiancate dalla crisi e sempre piu' a corto di liquidita' - dichiara il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - c'e' il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale". E così ecco il calendario tassarolo. Gli appuntamenti piu' importanti di giugno riguarderanno il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognera' pagare la prima rata dell'Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull'asporto rifiuti). Per quest'ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. Le scadenze - A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell'Iva riferita al mese precedente. Sara' possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l'aggravio di uno 0,4%. Subito dopo è il turno del versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell'Iva del mese precedente. I numeri - "Oltre all'imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere - prosegue Bortolussi - i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia sono necessarie 269 ore all'anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell'area dell'euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra".