Quotazione oro, dopo un anno da record il lingotto cresce ancora: segno del timore per il futuro economico

di Giovanni Ruggierodomenica 28 gennaio 2018
Quotazione oro, dopo un anno da record il lingotto cresce ancora: segno del timore per il futuro economico
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Era dall'estate del 2016 che l'oro non era quotato come in questi ultimi giorni. Il lingotto ha raggiunto i 1360 dollari all'oncia che, come ricorda il Sole 24 ore, è il record degli ultimi 12 mesi. Se l'oro sale è indubbiamente merito del dollaro che intanto cala, complice anche il segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, che a Davos ha detto chiaro e tondo che l'economia americana non teme più un biglietto verde debole e non è preoccupato "della volatilità dei tassi di cambio". Leggi anche: La mazzata sulle bollette: ecco quanto pagheremo in più nel 2018 La corsa dell'oro negli ultimi 100 giorni è in fortissima risalita, sembra quasi inarrestabile, nonostante tutti i record nel 2017 degli indici azionari e il recente rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa. Lo scorso anno la quotazione dell'oro è salita del 13%, in questo primo mese del 2018 è già a +4%. Un'anomalia storica, considerando che l'oro solitamente si è sempre mosso in direzione opposta agli andamenti dei mercati. Un motivo potrebbe essere la scelta degli investitori di affidarsi al lingotto usandoli come una polizza, intimoriti da possibili correzioni dei mercati nei prossimi tempi. D'altra parte il petrolio, ben più soggetto a oscillazioni legate a tensioni geopolitiche, non garantisce la stessa fiducia.