Una strada sempre valida per anticipare l'arrivo della pensione è il riscatto della laurea, anche se quando si passa a esaminare i costi le buone notizie finiscono. In termini di contributi da versare, le cifre da pagare sono quasi sempre salatissime. Come riporta il Corriere della sera, un esempio chiaro arriva nel caso di una donna di 40 anni con 11 anni di lavoro alle spalle e un reddito di 36mila euro lordi l'anno: per riscattare la laurea dovrà pagare circa 65mila euro, più o meno due anni di stipendio. Leggi anche: Pensioni, le novità nel paccchetto quota 100: le quattro finestre, chi ci guadagna Qualche segnale positivo potrebbe comunque arrivare dal governo, che sta studiando nuove regole più "flessibili". L'idea è di lasciare libertà al diretto interessato di decidere quanto versare all'Inps, ottenendo una pensione proporzionata alla cifra, ma guadagnando comunque quattro o cinque anni, in base alla durata del corso di laurea. A poter sfruttare il riscatto flessibile però saranno solo i lavoratori che hanno cominciato a versare i contributi dopo il 1996, cioè solo chi ha una pensione costruita con il sistema contributivo. Per tutti gli altri, cioè chi volesse farlo da subito, il riscatto potrà riguardare solo alcuni anni di laurea.