Saccomanni scatenato: vuol fare cassa con un condono per lo Stato
Per tentare di vendere il patrimonio pubblico, il governo concede una mega sanatoria a chi vorrà acquistare i suoi immobili: parecchi sono fuorilegge da 30 anni
Mentre gli italiani dovranno tornare alla cassa per l'Imu, alla faccia dell'abolizione promessa, il governo si fa un bel condono edilizio a suo uso e consumo. È questa l'ultima novità emersa dal diabolico decreto (ieri firmato dal Capo dello Stato) che fa rientrare dalla finestra l'imposta municipale unica per 10 milioni di italiani. Lo scopo è sempre quello di fare cassa, ma in questo caso non a spese dei contribuenti. La norma riguarda infatti «la valorizzazione degli immobili pubblici, in relazione ai processi di dismissione finalizzati ad obiettivi di finanza pubblica». Buoni propositi, dunque, su cui, però, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, visto il fallimento dei numerosi tentativi fatti finora e l'assoluta necessità di recuperare risorse per far quadrare i conti, ha deciso di mettere da parte gli scrupoli istituzionali. Di qui la norma inserita di soppiatto in un provvedimento interamente dedicato all'abolizione dell'Imu e alla rivalutazione delle quote di Bankitalia, necessaria a far ingoiare alle banche i maxi aumenti degli acconti per coprire finanziariamente il provvedimento. Leggi l'articolo integrale di Sandro Iacometti su Libero in edicola domenica 1 dicembre