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La Trise è già scomparsaAl suo posto arriva la IucEcco chi la dovrà pagare

Accordo tra governo e maggioranza: l'imposta sulla casa si chiamerà Imposta unica comunale

Matteo Legnani
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Neanche il tempo di capire che cavolo voleva dire e se fosse o meno una fregatura rispetto all'Imu, che la Trise è scomparsa. Nella smania fiscale di questo governo di trovare sempre nuove sigle per sempre nuove tasse, è stata sostituita ancor prima di entrate in vigore dalla Iuc, Imposta unica comunale. Il nuovo tributo sulla casa, che sostituirà l'Imu dal 2014, sarà sempre divisa nelle due componenti: la prima relativa alla raccolta dei rifiuti, la seconda sui servizi indivisibili. È quanto prevede l'emendamento formulato dai relatori. "Abbiamo rispettato l'impegno di una riduzione generale delle imposte sulla casa" ha spiegato il relatore del Pd, Giorgio Santini, illustrando l'intesa raggiunta. Come la Trise, la Iuc avrà tre anime: Imu, Tasi e Tari. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, spiega che sulle case diverse dall'abitazione principale la somma delle aliquote Imu e Tasi non potrà  superare il 10,6 per mille, contro l'11,6 previsto dalla Trise. La struttura della Iuc prevede che i Comuni abbiano ogni anno 500 milioni per introdurre detrazioni legate ai carichi familiari. Dal pagamento dell'imposta sugli immobili saranno esentate le prime case, con esclusione di quelle di lusso. Previste detrazioni a partire da 200 euro e 50 euro per figlio fino a 4. 

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