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Stabilità, Letta: "Più tasse? La manovra sarà equilibrata". Imu, smentito caro benzina

Enrico Letta

Ignazio Stagno
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La benzina non si tocca e la seconda rata Imu non si pagherà. Enrico Letta fa un'altra delle sue promesse: "Sarà manovra equilibrata", scongiurando con le proprie parole il rischio di un aumento delle tasse nelle pieghe della legge di Stabilità. E a smentire un aumento sulle accise dei carburanti è il sottosegretario alla presidenza del Consigio, Giovanni Legnini che assicura: "Non ci sarà nessun aumento della benzina per trovare una copertura economica all'abolizione della seconda rata Imu" sulla prima casa. "Al più - sottolinea - è una clausola di salvaguardia per il 2015, ci sarà tutto il tempo per evitare l'aumento".  I furbetti dei Comuni - Dopo che Legnini ha assicurato che non verranno aumentate le accuse sulla benzina, viene fuori che il governo è seriamente intenzionato a far pagare la copertura per l'abolizione dell'Imu a quei sindaci che hanno provato a fare i "furbetti" gonfiando al massimo l'aliquota sulla prima casa. Il trucco è semplice. Contando sul fatto che l'imposta sarebbe stata cancellata diversi sindaci hanno portato al massimo le aliquote per ricevere da Roma un rimborso maggiore. I furbetti dell'Imu sono Luigi De Magistris a Napoli, Giuliano Pisapia a Milano, Virginio Merola a Bologna e Marco Doria a Genova. Hanno ritoccato all'insù (alcuni fino al 6 per mille) le aliquote per andare ad appianare i conti coi soldi che il governo deve corrispondere per la cancellazione dell'Imu. E così a pagare saranno sempre i cittadini.  "I conti si fanno alla fine" - Intanto Letta da Berlino torna a parlare della legge di stabilità: " C'è una discussione in corso in queste ore al Senato sulla legge di Stabilità e poi ci sarà alla Camera. I conti si faranno alla fine e, alla fine, si vedrà che la legge di Stabilità è equilibrata". Ma nella maggioranza c'è tensione, proprio in vista del voto finale sulla manovra. Il governo per accelerare i tempi vorrebbe porre la fiducia, ma Angelino Alfano avverte Letta: "Non voteremo la stabilità a scatola chiusa. La manovra va discussa in Parlamento". Letta ha poi detto: "La stabilità politica è essenziale perché altrimenti non si mantengono gli impegni presi. La preoccupazione per i tedeschi sulla nostra stabilità è fortissima, ma ognuno ha i suoi problemi: è due mesi - sottolinea il premier - che loro non hanno un governo. Non è un problema solo nostro e gliel'ho detto".      

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