Italia come la Grecia, così inizierà la crisi dell'euro: fonti riservate, assalto finanziario
Un gigantesco piano di investimenti pubblici per la manutenzione del Paese e la richiesta a Draghi di proseguire il quantitative easing. Giancarlo Giorgetti leghista di lungo corso e sottosegretario alla presidenza del Consiglio delinea la politica economica del governo dopo il disastro di Genova. La descrizione attraverso un' intervista al Messaggero che si aggiunge all' intervento di Paolo Savona su Il Sole 24 Ore di sabato. Insomma i ministri approfittano della pausa agostana per affidare alla carta stampata le loro idee. Poi dovranno confrontarsi con la realtà. Leggi anche: Qui si mette male, Giorgetti in ginocchio da Draghi Giorgetti vorrebbe la prosecuzione del sostegno monetario offerto da Draghi oltre il 31 dicembre. Inoltre l' Italia dovrebbe chiedere alla Ue l' autorizzazione a portare l' asticella del deficit in prossimità del 3% per neutralizzare l' aumento dell' Iva e varare un vasto piano di investimenti pubblici. Il governo del cambiamento non vuol più sentir parlare di tagli. La sua ricetta economica punta tutte le carte sulla crescita del Pil da ottenere attraverso gli investimenti. Il piano di Giorgetti è ambizioso ma non privo di ostacoli. Difficile ottenere la prosecuzione del Qe oltre i limiti temporali e operativi (la Bce reinvestirà le cedole e rinnoverà i titoli in scadenza). Nel 2015 i tedeschi diedero il via libera a Draghi in cambio di riforme (jobs act e Popolari). Ma adesso? Certo l' Italia può andare avanti a spallate come ha fatto sull' immigrazione. Ma in economia serve prudenza. In partita, infatti, non ci sono solo Bruxelles e Francoforte ma gli investitori che ogni anno acquistano circa 350 miliardi di carta italiana. A partire da stamattina gli investitori avranno motivo di preoccupazione in più considerato che il governo italiano vuole aumentare la spesa pubblica seppure sotto l' etichetta di investimenti. Stanno per cominciare le operazioni di revisione del rating: il 31 agosto Fitch e il 15 settembre Moody' s. Appuntamenti cruciali. Se dovessero arrivare delle bocciature l' Italia entrerebbe nella lista nera. Ma la temperatura attorno ai nostri conti pubblici ha già iniziato a salire. Secondo l' edizione online del Wall Street Journal ad aprire il nuovo possibile fronte di crisi, quella dell' euro, potrebbe essere proprio l' Italia. «Le scosse di mercato rivissute la scorsa settimana sul debito italiano e i nuovi attacchi contro l' establishment europeo da parte dei politici a Roma - ha scritto il quotidiano - suggeriscono che lo spettro di una destabilizzante fuga di capitali da un paese della zona euro potrebbe verificarsi di nuovo». Secca la risposta di Salvini. «Cercheranno in ogni maniera di stroncare l' esperimento italiano con il debito pubblico, lo spread, il declassamento delle agenzie di rating, i richiami e le penalità», avverte il vicepremier, concludendo: «noi non arretriamo di un millimetro». di Nino Sunseri