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Pensioni, vittoria di LiberoFornero giura: ricongiungimenti gratis

Dopo la campagna del nostro quotidiano finalmente il ministro si occupa dei "ricongiunti". Ecco come

Lucia Esposito
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Finalmente, dopo una campagna ostinata di Libero,  Elsa Fornero cede sulla questione dei ricongiungimenti.  La prossima settimana potrebbe arrivare una circolare che dovrebbe risolvere il problema di chi, avendo cambiato lavoro, si trova costretto a dover pagare per ottenere il ricongiungimento dei contributi tra due diverse casse pensionistiche. La circolare riguarderà i lavoratori del pubblico impiego che prima del 31 luglio 2010, hanno cessato l'attività nel settore pubblico passando a quello privato. Un problema che interessa centinaia di lavoratori che hanno ricevuto dall'Inps una lettera con cui l'istituto di previdenza chiede centinaia di migliaia di euro per ottenere la somma dei versamenti e l'erogazione della pensione. Una situazione che ha "congelato" la pensione di molti italiani che pure hanno maturato il diritto all'assegno e dopo aver lavorato una vita.  La promessa di Elsa Resterebbe ancora irrisolta la situazione di chi dal pubblico è passato al privato dopo l'entrata in vigore della legge 122."Stiamo lavorando come sempre   cerchiamo di fare", così ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero  uscendo dal comitato ristretto della commissione lavoro alla Camera   annunciando che mercoledì prossimo, 5 dicembre, presenterà sempre in commissione  la proposta sul tema delle ricongiunzioni. "Per una volta siamo  d'accordo sulla stessa posizione", ha detto la Fornero riferendosi  alla posizione della Lega sul tema per la quale le ricongiunzioni  dovrebbero essere gratuite, tornando così alla situazione precedente   a quella del 2010. La replica del senatore del Pdl, Maurizio   Sacconi, è sferzante: "Mi auguro che i suoi tentativi abbiano esito migliore dei miei dell'epoca, soero il ministro Fornero possa ottenere dalla ragioneria dello   Stato una interpretazione della norma sulle ricongiunzioni onerose   coerente con il fatto che non le fu riconosciuto, all'atto della sua   approvazione, alcun effetto finanziario". E conclude il senatore,  "tale interpretazione dovrebbe consentire la gratuità della gran parte delle ricongiunzioni".  

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