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Imu, il saldo da pagare a dicembreci costerà 5 miliardi in più
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Il saldo Imu da versare entro il 17 dicembre costerà agli italiani cinque miliardi in più rispetto a quanto avrebbero dovuto versare applicando le aliquote nazionali utilizzate per l'acconto. Quest'aumento è legato all'effetto delle decisioni dei Comuni dovuto al taglio dei trasferimenti decisi dal governo. L'elaborazione, riportata dal Sole 24 ore, in edicola il 3 dicembre è stata effettuata partendo dai dati contenuti nel volume "Gli immobili in Italia" pubblicata la settimana scorsa dal dipartimeno delle Finanze e dell'agenzia del Territorio. iIl conto finale delle imposte sugli immobili salirà fino a23 miliardi rispetto ai 18 previsti. Rincari più pesanti I rincari più pesanti riguardano il Centro e il Sud. Ecco la successione dei versamenti: nove miliardi a giugno, 14 a dicembre per un totale di oltre 23 miliardi in tutto il 2012. Questo, sottolinea il quotidiano di Confindustria, senza considerare i terreni agricoli e le aree edificabili. Nel dettaglio, al Sud ogni 100 euro sborsati a giugno se ne dovrebbero sborsare altri 160 entro il 17 dicembre. Ci sarà infatti un aumento del gettito del 63,8% tra prima e seconda rata: 2.100 milioni a giugno, 3.440 milioni a dicembre, pari ad un aggravio di 1.340 milioni. Ma quelli che pagheranno di più sono i cittadini del Nord che dovranno versare 2140 milioni in più rispetto all'acconto: al Nord, infatti, si trova il maggior numero di immobili e di contrubenti e dove le rendite catastali (che sono la base del prelievo) sono più ricche. Il Sole spiega inoltre che l'aumento del prelievo cresce in base al numero di abitanti delle città. I Comuni con meno di 5mila residenti sono meno esigenti in termini di prelievo, ma c'è anche un altro aspetto: la variabile dell'addizionale Irpef che, in molti casi, è stata la vera alternativa al ritocco dell'Imu. Dall'analisi fatta da Il Sole 24 ore emerge che dalle abitazioni principali e dalle pertinenze l'acconto ha fruttato 1.680 milioni mentre il saldo richiederà 2.660 milioni, 980 in più (+58,3%). Per quanto riguarda le seconde case i 2.330 milioni dell'acconto passano a 3.860 del saldo, con un aumento di 1.530 milioni. .
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