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Tasse retroattive, in un annoci costano 5,5 miliardi

Lo Statuto dei diritti del contribuente violato 450 volte: l'operazione più pesante è stato l'aumento dell'addizionale Irpef

Lucia Esposito
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In pochi lo sanno ma esiste un galateo del fisco. Alcune regole che pongono dei paletti chiari: tra cui quello secondo cui le norme non sono retroattive. Ecco, ma da quando esiste questo Statuto (dal primo agosto del 2000) per 55 volte è stata violata la norma secondo cui le regole fiscali non valgono per il passato. Secondo quanto scrive il Sole 24 ore, se si contano anche le regole retroattive implicite e le altre violazioni allo Statuto, si può stimare ch il totale arrivi almeno a 450 infrazioni. Insomma, questo galateo del fisco resta sulla carta. Ovviamente, le eccezioni più pesanti sono quelle che fanno scattare nuove o maggiori imposte con effetto retroattivo. "In questi casi, scrive il Sole 24 Ore - i contribuenti non solo sono chiamati a fare i conti con regole oscure, ambigue o applicate per il passato, ma anche a mettere mano al portafoglio da ieri".   Violazioni Secondo i calcoli del Sole 24 Ore, dalla manovra salva-Italia del dicembre 2011 al disegno della legge di stabilità del 2013, sono state previste imposte retroattive per quasi 5,5 miliardi di euro. Il quotidiano di Confindustria spiega che la fetta più grande è il rincaro dello 0,33% dell'addizionale regionale all'Irpef, che vale più di due miliardi ed è scattato dall'anno di imposta 2011. L'ultima "violazione" riguarda l'intervento sulle detrazioni e violazioni fiscali che dovrebbe applicarsi a partire dal primo gennaio  2012 inserito nel disegno della legge di stabilità per il 2013 che ora è al vaglio del Parlamento. 

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