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Imu, Monti fa retromarciaDa 2013 andrà tutta ai Comuni

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Il governo apre ai sindaci nell'incontro di Palazzo Chigi. E l'Anci promette: con questo sistema aliquote saranno più basse

Matteo Legnani
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Imu, dal 2013 si cambia. I Comuni, nel corso del vertice a Palazzo Chigi con il premier Mario Monti, hanno incassato l'ok al ritorno del gettito totale dell'imposta, a partire dal prossimo anno, nelle casse comunali. La revisione  dell'imposta, secondo quanto si apprende, potrebbe portare al superamento dei residui trasferimenti da parte dello Stato: il fondo di riequilibrio verrebbe a quel punto alimentato con lo stesso gettito  Imu e non più attraverso risorse statali. Altra apertura ottenuta è quella sul patto di stabilità, con l'ipotesi di uno sblocco di residui passivi per oltre 1 mld di euro per permettere la spesa in investimenti, Sulla modifica dell'Imu, a partire dal 2013, governo e comuni inizieranno a "ragionare dopo il pagamento della prima rata dell'imposta" ha spiegato il numero uno dell'Associazione nazionale comuni italiani, Graziano Derio. E le aliquote, dal prossimo anno, potrebbero calare. "I  Comuni faranno di tutto per mantenere le aliquote moderate e non come è successo oggi, con un gioco dei trasferimenti, le aliquote così alte", da detto Delrio. E lo stesso sindaco di Roma Gianni Alemanno ha aggiunto: "Questa  soluzione è importante nella misura in cui consente nel 2013 di   ridurre le aliquote. Nel momento stesso in cui l'Imu non sarà più   per metà statale e per metà comunale" ciò consentirà per il 2013   "un sistema più flessibile e leggero e una riduzione delle aliquote".

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