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Il nucleare, la Corea del Nord e il "suicidio" di Obama

La dittatura comunista prepara il suo primo missile a testata nucleare. Ma gl Usa riducono le spese militari

Giulio Bucchi
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I Servizi Segreti americani sono arrivati alla conclusione che la Corea del Nord è ormai vicina alla costruzione del suo primo missile balistico intercontinentale, trasportabile e facilmente nascondibile, che sarà in grado di colpire il territorio degli Stati Uniti. La notizia è uscita sul Washington Times proprio nel giorno in cui l'America ricorda l'attacco proditorio di 70 anni fa, 7 dicembre 1941, degli aerei giapponesi che annientarono la flotta Usa a Pearl Harbor, nelle Hawaii. La scoperta dei progressi militari nordcoreani da parte dell'intelligence Usa era stata rivelata con un Rapporto classificato che era stato presentato ai deputati dei due partiti che fanno parte del Comitato dei Servizi dell'Esercito. Cinque di loro, Michael R. Turner, Mike Rogers, Trent Franks, Doug Lamborn e Mac Thornberry, tutti Repubblicani, hanno scritto una lettera al ministro della Difesa Leon Panetta per stimolare una risposta adeguata del Pentagono e hanno divulgato il testo, che suona come un vero e proprio grido di allarme. “Come membri del Sottocomitato dei Servizi dell'Esercito per le forze strategiche”, si legge, “scriviamo preoccupati circa la nuova intelligence che riguarda gli avanzamenti esteri nello sviluppo di missili balistici di lungo raggio, specificamente dei missili capaci di attaccare gli Stati Uniti. Crediamo che queste nuove scoperte di informazioni rafforzino il bisogno per l'amministrazione di correggere le sue priorità a proposito delle difese missilistiche, che dovrebbero consistere, per prima cosa e soprattutto, nella difesa del territorio patrio contro i missili”. Ufficiali che conoscono i particolari della nuova intelligence hanno detto che gli analisti del governo Obama credono che il missile su rampa mobile in grado di minacciare gli Usa potrebbe essere una versione più avanzata del nuovo missile a raggio intermedio Musudan delle forze armate nordcoreane, la cui esistenza era stata resa nota pubblicamente nell'ottobre del 2010. Secondo altre fonti il missile di ultima generazione sarebbe attualmente in costruzione in uno stabilimento per i test bellici sulla costa occidentale della Corea del Nord. Dotarsi di missili mobili, che si nascondono meglio dai radar e sono operativamente più veloci, è un notevole progresso militare per il paese stalinista, e un'ovvia accelerazione delle tensioni con l'America di Obama. Mentre cresce oggettivamente il pericolo di nemici giurati che si armano con ordigni sempre più sofisticati e micidiali, il fallimento tra i parlamentari dei due partiti in Congresso nel trovare un pacchetto concordato di tagli al debito federale per 1200 miliardi di dollari farà scattare, dal 2013, una riduzione automatica di 600 miliardi in spese militari. Un “suicidio strategico” che potrà solo incoraggiare altre Pearl Harbor. di Glauco Maggi twitter@glaucomaggi

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