Roma, 14 nov. - (Adnkronos) - Una selezione pubblica (valutazione di titoli, di attivita' svolte, e attribuzione del relativo punteggio) che si concludera' entro il 30 giugno 2015, una prova di idoneita' con valore di esame di stato abilitante riservata ai collaboratori restauratori e ad una serie di profili di studio della durata di almeno cinque anni, la creazione di un registro pubblico del ministero, suddiviso per settori di competenza. Sono le principali novita' del disegno di legge che sblocca l'accesso alla qualifica di restauratore dei beni culturali (oltre 20 mila addetti in Italia, di cui circa 6000 solo in Toscana) approvato dalla Commissione cultura di Palazzo Madama e rese note dal senatore Andrea Marcucci (Pd), relatore del provvedimento insieme al collega Franco Asciutti( Pdl). "Fino ad oggi per acquisire tale qualifica- spiega il parlamentare Pd - e quindi poter intervenire sui beni tutelati dallo Stato, occorreva dimostrare di aver operato nel settore fino al 2001". "Di fatto sono stati lasciati fuori migliaia di validi professionisti -aggiunge Marcucci - che con questo provvedimento possono avere invece un equo riconoscimento. Altrettanto importante e' l'ingresso riconosciuto ai giovani laureati". Il disegno di legge - che secondo il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi 'non comportera' oneri aggiuntivi a carico dello Stato' - sara' votato nelle prossime settimane dall'aula del Senato, per poi passare alla Camera per la definitiva approvazione. "Un percorso- conclude Marcucci- che sara' certamente completato entro la fine della legislatura".