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Arte: torna visibile dopo restauro Madonna di Citerna di Donatello (3)

venerdì 30 novembre 2012

2' di lettura

(Adnkronos) - Era il 2001, quando la giovane studiosa Laura Ciferri, intenta a catalogare la scultura in terracotta fra il secolo XV e il secolo XVI in Umbria, entrando nella chiesa di San Francesco a Citerna, fu colpita nel vedere una bella Madonna con Bambino, appoggiata su una mensola, al di sopra del coro ligneo. La studiosa capi' di trovarsi di fronte ad un'opera diversa dalle altre censite fino a quel momento: la notevole volumetria e la delicatezza dei lineamenti dei volti della Madonna e del Bambino, seppur deturpati da ridipinture, facevano pensare a un'opera di grande pregio. Dopo uno studio approfondito, nel 2004, la Madonna di Citerna e' stata attribuita al giovane Donatello (Laura Ciferri, Corrado Fratini, Giancarlo Gentilini, Alfredo Bellandi, Arturo Carlo Quintavalle), con una datazione riferibile al secondo decennio del Quattrocento, tra il 1415 e il 1420: gli anni della riscoperta della tecnica scultorea in terracotta, che avviene a Firenze proprio ad opera di Donatello e di Filippo Brunelleschi, e che segna l'inizio del Rinascimento. Nel 2005, la Madonna di Citerna, e' stata trasferita nei laboratori dell'Opificio delle Pietre Dure a Firenze, dove ha avuto inizio il restauro. Sotto vari strati di ridipintura, di cui l'ultimo effettuato nel 1839 da tale "Amato del Citerna", le restauratrici, Rosanna Moradei e Akiko Nishimura, hanno riportato alla luce la raffinata cromia originale realizzata con materiali preziosi (oro, argento, lapislazzuli e lacche) e con "una sensibilita' quasi miniaturistica nella stesura dei colori e della realizzazione delle decorazioni". Sono cosi' ritornati visibili i delicati incarnati della Madonna e del Bambino; i capelli realizzati con la foglia d'oro; l'elegante bordo dorato e punzonato con tralci vegetali delle vesti della Vergine; il verde blu, che copriva il manto della Madonna, ha lasciato il posto a un broccato bianco con decorazioni in oro che rappresentano delle corone gigliate, inserite in un cerchio dorato con otto punte e motivi floreali; la veste rosso lacca della Madonna si e' rivelata ricoperta di disegni, sempre in oro, con piume inserite in delle losanghe, forse un'allusione alla casata dell'ignoto committente dell'opera. (segue)

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