Firenze, 6 nov. - (Adnkronos) - Il Crocifisso di Cimabue verra' ricollocato nel cuore della basilica di Santa Croce, a Firenze, sopra l'altare. Ma verra' sospeso a 8-9 metri da terra, per evitare che possa essere danneggiato da eventuali piene del fiume Arno. Il Cristo di Cimabue e' infatti stato danneggiato dall'alluvione del 1966. Il piano di risistemazione del prezioso dipinto medievale viene raccontato oggi in un reportage sulle pagine de 'La Nazione'. Il Crocifisso, risistemato dopo il restauro nell'antico refettorio francescano, e' ancora collegato a delle corde e a una carrucola capaci di sollevarlo a 8 metri in caso di nuovo allarme. Ma come ha fatto rilevare Stefania Fuscagni, presidente dell'Opera di Santa Croce, corde e carrucola rappresentano un sistema vecchio. Forse nemmeno a norma. Per questo si e' presa l'impegno di riportare il Cristo nella basilica, per ridargli il senso di sacralita' che aveva quando Cimabue lo dipinse, intorno al 1280, per creare anche un grande effetto scenico con l'altro crocifisso, quello del Maestro di Figline, appena restaurato, che dovrebbe essere collocato un po' indietro e lievemente piu' in basso, a circa 7 metri d'altezza. In ogni caso al sicuro, considerato che la riga gialla e nera dell'acqua mista a fango e nafta nel '66 segno' le monumentali pareti di Santa Croce a 6 metri dal pregiato pavimento. "Mi auguro di poter convincere tutti, compresi i severi storici dell'arte, della bonta' di questa ipotesi, perche' non mi pare ci siano alternative - ha dichiarato la Fuscagni -. Mi sto anche battendo per far ottenere alla Biblioteca Nazionale i fondi necessari per trasferire nella caserma Curtatone e Montanara l'immenso patrimonio di libri in deposito nella parte protetta della nostra sagrestia dove potremmo sistemare le Pale del Bronzino e altri capolavori da salvare".