(Adnkronos) - Il punto di incontro con Rembrandt, Morandi lo rintraccia, infatti, soprattutto sul piano della verita' del segno, che non vuol dire ricerca di una vicinanza iconografica, stilistica o morale, ma emulazione delle potenzialita' espressive della linea incisa. L'unica volta che si ispirava a Rembrandt anche dal punto di vista iconografico, con la sua Conchiglia del 1921, Morandi lo fara' emulando (non copiando) la sola natura morta dovuta all'olandese, quel conusmarmoreus del 1650, che per la sapiente "ricreazione" dell'artista pare cambiare pelle e dal mondo dei naturalia trasmigrare in quello degli artificialia. Morandi stesso, nella nota intervista rilasciata al Prof. Mangravite il 25 aprile del 1957 per "Voice of America", aveva asserito: "Per me non vi e' nulla, cioe' ritengo che non vi sia nulla di piu' surreale e nulla di piu' astratto del reale". NUOVE LUCI PER DISEGNI E STAMPE. Contestualmente alla mostra, iniziera' a funzionare il nuovo sistema d'illuminazione della sala Detti. Le nuove sorgenti, a luce diretta a led con ottiche ad angolo solido differenziato, evidenziano sulle pareti la fascia espositiva, controllandone il livello di illuminamento previsto dagli standard per la conservazione delle opere su carta. (segue)